Sospese le ricerche su vasta scala del piccolo Arian, scomparso dal 22 aprile
Tristi novità sul caso di Arian, il bambino autistico scomparso dal 22 aprile a Bremervörde, in Bassa Sassonia, tra Bremerhaven e Amburgo. La polizia ha infatti dichiarato sospese le ricerche su vasta scala, anche se ha precisato che comunque continuerà a seguire ogni pista per ritrovare il piccolo, che ha appena sei anni.
Finora, infatti, è stato messo in campo un massiccio spiegamento di forze, con circa 800 persone al giorno coinvolte nelle ricerche, tra cui molte forze speciali con cani, elicotteri, droni, aerei Tornado, veicoli anfibi e attrezzature subacquee. Negli ultimi giorni sono stati complessivamente setacciati 5300 ettari di terra e acqua, equivalenti alla superficie di oltre 7500 campi da calcio.
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Sospese le ricerche di Arian: cosa cambierà
“Non si può mantenere un livello così alto di attività di ricerca in modo permanente” ha dichiarato martedì mattina un portavoce della polizia, specificando che questo non significa aver perso le speranze, ma solo che si interverrà in altro modo. Invece di un’indagine a tappeto su tutta l’area circostante, infatti, verranno condotte ricerche coordinate da una task force di cinque persone, che seguiranno solo piste specifiche.
Intanto i residenti della zona sono ancora sotto shock per la sua scomparsa e increduli di fronte al fatto che il bambino non sia stato ancora ritrovato, nonostante il massiccio spiegamento di forze. Anche la grande operazione di ricerca effettuata domenica, svolta mobilitando circa 1.200 soccorritori e controllando ogni area anche più volte, non ha dato alcun esito. “Dopo tutto questo, siamo a mani vuote” ha commentato lunedì, con amarezza, un portavoce della polizia.
Il piccolo è scomparso dal 22 aprile
Arian è stato visto per l’ultima volta lunedì sera nel quartiere in cui abita, Elm, ripreso da una telecamera privata nell’atto di giocare con un bastone, per poi inoltrarsi rapidamente in un bosco vicino a casa sua. Da quel momento, si sono perse le sue tracce.
Il piccolo è stato cercato in ogni modo da polizia ed esercito e non solo secondo procedure standard, ma anche appendendo dolci e palloncini nel bosco, cantando canzoni per bambini, riproducendo i messaggi vocali della madre e facendo esplodere fuochi d’artificio, che ad Arian piacciono molto. Il piccolo non comunica verbalmente, quindi si è pensato di attirarlo con modalità alternative. Sono stati usati anche i cosiddetti “sky beamers”, riflettori che proiettano in cielo un cono di luce, allo scopo di migliorare la visibilità.
La speranza è ovviamente quella di trovare il bambino vivo e riconsegnarlo alla sua famiglia, nonostante la preoccupazione cresca ogni giorno che passa. Arian, tra l’altro, indossa solo un maglione e nei giorni successivi alla scomparsa ha fatto piuttosto freddo, durante la notte.
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