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Scontri intorno alla fabbrica di Tesla e proteste a Berlino: gli attivisti contro l’azienda di Musk

Crescono le tensioni intorno alla fabbrica di Tesla a Grünheide, nel Brandeburgo. Numerosi attivisti sono accampati ormai da settimane nella foresta che circonda lo stabilimento, per protestare contro i piani di espansione dell’azienda e il disboscamento che ne conseguirebbe. Nella giornata di venerdì c’è stata una breve escalation, che si è però conclusa in un tempo relativamente ridotto. Un gruppo di attivisti ha infatti tentato di introdursi nello stabilimento, correndo a piedi verso i cancelli e arrivando a scontrarsi con la polizia, che presidia la struttura dall’inizio delle proteste.

Scontri intorno alla fabbrica di Tesla, proteste anche a Berlino

Gli agenti, in assetto antisommossa, ha impedito ai manifestanti l’accesso. Una manifestante e tre agenti sarebbero rimasti leggermente feriti negli scontri. Non risulta che gli attivisti siano effettivamente riusciti a introdursi nello stabilimento. La polizia ha effettuato alcuni arresti sul posto.

Oltre alle tensioni intorno allo stabilimento di Grünheide, gli attivisti contrari all’espansione di Tesla hanno anche organizzato azioni di protesta in altri luoghi, come all’aeroporto di Neuhardenberg, dove alcune persone mascherate hanno fatto esplodere fuochi d’artificio in segno di protesta. Inoltre, circa 70 persone hanno bloccato le corsie e l’uscita dell’autostrada A10 nelle vicinanze, sia posizionandosi sulla carreggiata che ostruendola con tronchi d’albero.

 A Berlino, gli attivisti di Robin Wood, un altro gruppo ambientalista, hanno manifestato contro l’azienda automobilistica davanti a uno dei punti vendita del quartiere di Mitte, esponendo striscioni con le scritte “le auto pulite sono una sporca bugia”.

Questi episodi fanno parte di una più ampia campagna di opposizione all’espansione del sito Tesla, che ha visto gli attivisti per il clima protestare in un accampamento composto da “case” costruite sugli alberi. Il loro scopo è attirare l’attenzione sulla deforestazione causata dalla costruzione della fabbrica, nonché dall’enorme impiego di risorse idriche che la produzione di Tesla richiede e che ha portato anche a forme di razionamento dell’acqua nella regione circostante. Gli attivisti hanno espresso preoccupazione per la possibile contaminazione delle falde acquifere e per la distruzione dell’ecosistema della foresta.

Nel frattempo, ai dipendenti Tesla di Grünheide è stato permesso di lavorare da casa durante i giorni di proteste e ha sospeso momentaneamente la produzione – anche se la motivazione ufficiale espressa dall’azienda ha a che fare con i giorni del ponte, piuttosto che con le azioni degli attivisti. L’azienda ha anche aumentato le misure di sicurezza intorno allo stabilimento.

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