Prezzi dei taxi a Berlino: in arrivo più concorrenza e trasparenza
Il settore dei taxi e in generale dei servizi affini è in crisi da tempo: l’ingresso sul mercato di operatori come Bolt e Uber, ma anche del car sharing, ha portato a una drastica riduzione dei prezzi, il che ha messo in subbuglio i tassisti “tradizionali”, che hanno costi di gestione più alti delle compagnie sopracitate. Allo stesso tempo, i tentativi di regolare il mercato hanno scontentato sia le nuove aziende che il pubblico, portando a un incremento dei prezzi. Ora, a Berlino, si cerca di stabilizzare la situazione introducendo prezzi fissi, che il passeggero può conoscere prima della corsa, così da evitare spiacevoli sorprese. Cosa vuol dire questo per il costo dei taxi a Berlino e per le aziende del settore?
Anche i taxi potranno offrire prezzi fissi sulle corse prenotate
A prendere la decisione è stato, martedì, il Senato di Berlino, che ha approvato un emendamento al regolamento relativo alle tariffe dei taxi a Berlino. Tale emendamento stabilisce che, in futuro, le aziende potranno offrire prezzi fissi, solo per le corse che vengono prenotate in anticipo. I tassisti hanno accolto con favore la notizia, poiché ritengono, secondo quanto dichiarato dal portavoce della corporazione dei tassisti della capitale Leszek Nadolski, che creerà maggiore concorrenza, permettendo alle compagnie di taxi di competere con servizi come Uber e Bolt.
Per i clienti, la nuova regola dovrebbe essere garanzia di trasparenza, poiché elimina l’incertezza e la possibilità di spiacevoli sorprese al termine del viaggio. Il prezzo fisso sarà infatti inserito in un corridoio tariffario prestabilito.
Quanto costano i taxi a Berlino?
La tariffa di base per le corse in taxi a Berlino è stata fissata a 4,30 euro. Tuttavia, il costo al chilometro varierà a seconda della distanza percorsa: per tragitti inferiori ai 3 chilometri, il prezzo sarà di 2,80 euro al chilometro, mentre per quelli superiori agli 8 chilometri scenderà a 2,10 euro al chilometro. Questo sistema di tariffazione flessibile permetterà di adattare il prezzo in base alla lunghezza del tragitto, rendendo il servizio più accessibile e conveniente per un’ampia gamma di utenti.
Inoltre, i tassisti avranno la possibilità di applicare uno sconto del 10% o un aumento del 20% sul prezzo finale, a seconda di particolari variabili sul servizio offerto. Questa flessibilità dovrebbe consentire ai tassisti di adattare i loro prezzi in base alle condizioni del mercato e alle esigenze specifiche dei loro clienti, offrendo così un servizio più personalizzato e competitivo.
È importante sottolineare che questa novità non si applicherà ai viaggi che hanno origine o destinazione l’aeroporto di Berlino-Brandeburgo (BER). Per questi spostamenti, infatti, sono ancora in corso chiarimenti e discussioni per valutare la possibilità di estendere il sistema dei prezzi fissi. Questa eccezione è dovuta alla complessità delle tariffe aeroportuali e alla necessità di garantire un servizio efficiente e conveniente per i passeggeri che viaggiano da e verso l’aeroporto.
Tassisti soddisfatti, ma è un primo passo
Nonostante la generale soddisfazione dei tassisti, Nadolski ha dichiarato di considerare questo emendamento solo un primo passo e ha specificato che, per garantire una concorrenza davvero reale, sarebbe necessario decidere anche i prezzi minimi per i veicoli a noleggio, dal momento che, spesso, servizi come Uber godono di prezzi significativamente al di sotto di quelli che le compagnie di taxi devono sostenere.
Va anche detto che, di recente, il numero di veicoli di fornitori alternativi sulle strade di Berlino è calato drasticamente (con conseguente aumento dei prezzi) dopo che migliaia di veicoli e relativi autisti sono risultati irregolari, poiché non muniti delle necessarie autorizzazioni. Per questo motivo, il Senato ha bloccato circa un quarto delle auto offerte sulle piattaforme online di ride-sharing.