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L’italiano rischia di sparire dalla Humboldt: salviamolo con una petizione!

Una petizione su Change.org per salvare lo studio della lingua e cultura italiana a Berlino. Rischiano infatti di chiudere, per mancanza di fondi, due cattedre di italianistica dell’Università Humboldt di Berlino (una di linguistica e una di letteratura).

La sospensione delle cattedre comporterebbe inevitabilmente la chiusura dei corsi di laurea in lingua e cultura Italiana, tanto per la triennale quanto per la specialistica, oltre al taglio di quasi un terzo dei posti di lavoro. Contro la triste possibilità che l’italiano possa sparire dalla prestigiosa università berlinese, si sono già mobilitate su Change.org 10.038 persone (aggiornate al 29 maggio). Trovate qui il link per firmare, se volete farlo anche voi.

Una petizione per salvare l’Italianistica

A lanciare la petizione è stato il corpo docenti e il personale dell’Istituto di Romanistica della Humboldt, nella convinzione che la sospensione delle cattedre sarebbe un passo falso dalle pesanti conseguenze, non solo per l’Istituto, ma per l’intero panorama universitario di Berlino, che attira studenti da tutto il mondo.

L’Istituto di Romanistica della Humboldt, al cui interno l’italianistica ha sempre svolto un ruolo di rilievo, non è solo uno dei più antichi, ma anche uno dei più rinomati del suo genere, in area germanofona. Una soppressione dell’italianistica avrebbe inoltre un impatto molto grave sull’intera area umanistica dell’università, perché numerose discipline (letteratura, linguistica, arte, musica, storia, archeologia…) prevedono un’intensa collaborazione con il mondo italofono.

I firmatari ritengono inoltre che tutto questo pregiudicherebbe anche la vita culturale di Berlino, per cui l’Italia rappresenta, da sempre, uno dei principali Paesi di riferimento e questo, “per ironia della sorte”, proprio nell’anno in cui il nostro Paese si appresta ad essere Ospite d’Onore della Fiera del Libro di Francoforte.

Per questo, i firmatari della petizione chiedono a chiunque abbia a cuore la nostra lingua e cultura di mobilitarsi e firmare l’appello e rinviano, per ulteriori informazioni, al sito dell’Istituto di Romanistica.

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