Libri, i consigli del Mitte: “Il canto della fortuna”, di Chiara Bianchi
Eccoci di nuovo a parlare di letteratura contemporanea e di letture da non perdere, con la rubrica a cura di Maria Mazzocchia.
L’appuntamento di oggi è dedicato a Chiara Bianchi e al suo romanzo d’esordio dal titolo “Il canto della fortuna”, uscito il 9 aprile 2024 per Salani.
“Il canto della fortuna”, di Chiara Bianchi: una lettura da non perdere
Vi dico la verità, ci ho messo un sacco di tempo a scrivere le poche righe che leggerete. Forse perché conosco Chiara personalmente, forse perché trovo il suo romanzo tanto bello e meritevole di essere presentato al meglio, forse perché l’ho iniziato chiedendomi: ma se non l’avesse scritto Chiarabella (come la chiamo io) mi sarei mai trovata tra le mani una saga sui Rizzoli?
No, molto probabilmente no, e per questo trovo sia a maggior ragione importante che io ve ne parli qui, perché avrei potuto perdermela anch’io questa lettura, e avrei fatto male.
E allora… andiamo, che vi racconto perché la penso così.
Un romanzo in grado di raccontare una grande storia e la storia di un Paese
“Il canto della fortuna” è un romanzo che ha il merito di raccontare un periodo storico ricco di cambiamenti e contraddizioni, intrecciando l’incredibile storia dei Rizzoli con quella di un’Italia che attraversa due guerre e profondi mutamenti sociali. Lo fa partendo dalla straordinaria e centrale figura di Angelo Rizzoli, un uomo che sa cosa siano la povertà e la ricchezza, che conduce da bambino una vita di stenti e che diventerà il re dell’editoria e del cinema italiano.
Nato a Milano alla fine dell’ottocento, all’età di otto anni finisce ai Martinitt, l’orfanotrofio all’angolo con via Morone, dove si presenta con un cappello floscio sulla testa, il viso arrossato dal gelo, i capelli tagliati male, una fastidiosa balbuzie, un maglione troppo grande per il suo corpicino magro.
Ai Martinitt viene immatricolato diventando un numero, il 412, cucito sulla camicia, sui pantaloncini, sulle calze. Un numero a renderlo invisibile, uno dei tanti. Povero fra i poveri, fa amicizia con Giuanìn e in quel mondo difficile, pieno di regole e punizioni, scopre di essere testardo e coraggioso e impara a credere in se stesso.
Prende la licenza elementare e fa le prime esperienze nella bottega di un orafo, dove però capisce che quel lavoro non fa per lui. Allora il caso, o la fortuna, lo porta a proporsi a una tipografia, dove s’innamorerà dell’odore dell’inchiostro, trovando il suo mestiere. Lui però non può e non vuole avere padroni e allora decide di mettersi in proprio.
I primi tempi sono durissimi, Angiulìn scopre che per fare soldi ci vogliono soldi, che lui non possiede, ma scopre anche che la fortuna aiuta gli audaci. Coraggioso e intraprendente, vuol fare strada per sé e per la giovane di cui si è innamorato. Con lo sbarco delle truppe italiane a Tripoli ecco arrivare il lampo di genio che gli permetterà di incassare il denaro sufficiente per cancellare i debiti e a sposare Anna.
Una storia emozionante, che vi coinvolgerà fino alla fine
Il resto è storia: la Dinastia Rizzoli è una delle più conosciute e benvolute in Italia e Chiara Bianchi ce la racconta in maniera appassionata, a partire – come racconta lei stessa in un’intervista – da poche fonti, usando molta fantasia e affidandosi per la ricostruzione cronologica a saggi, foto, video, articoli di giornale.
Una storia emozionante, scritta in maniera scorrevole, mai pesante, consapevolmente orientata al grande pubblico, quello che ha amato i Rizzoli e che s’appassionerà a questo romanzo.
Il libro verrà presentato a Berlino il 25 maggio
La presentazione ufficiale a Berlino si terrà il 25 maggio all’Oblomov – Lenaustraße 7, 12047 Berlin – a partire dalle ore 19:30. L’evento è organizzato dall’associazione Le balene possono volare, con cui Bianchi collabora da diverso tempo, e sarà moderata da Mattia Grigolo.
Io sarò in prima fila… e voi?
L’autrice del romanzo, Chiara Bianchi
Chiara Bianchi è nata a Taranto, ha una laurea in Lettere e una specializzazione in Musicologia. Vive a Berlino dove lavora come editor freelance. Collabora con varie riviste e blog culturali.
L’autrice dell’articolo, Maria Mazzocchia
Maria Mazzocchia è una sociologa, job coach, insegnante di lingue e musicista italiana residente a Berlino, batterista e cantante del duo Alternative-Rock I-Taki Maki, nonché autrice del romanzo distopico dal titolo Come tutti gli uomini fanno.