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Inizia il processo ai presunti “Reichsbürger”, accusati di aver progettato un golpe in Germania

È iniziato martedì, davanti al Tribunale Regionale Superiore di Francoforte sul Meno, quello che si preannuncia come un processo storico contro il gruppo noto come “Reichsbürger“, ovvero i “cittadini del Reich”, accusati di aver pianificato un colpo di stato ai danni delle legittime istituzioni della Repubblica Federale di Germania. Lo scopo di questo gruppo, che negherebbe la legittimità nazione tedesca così come è emersa dai trattati internazionali alla fine della guerra mondiale, sarebbe quello di riportare l’ordinamento dello Stato a quello che era il Reich, ovvero l’impero tedesco del 1871. Questa organizzazione, dopo una serie di arresti seguiti a un’approfondita indagine nel 2022, arriva per la prima volta davanti a una corte tedesca, che avrà lo scopo di stabilire se quelli pianificati fossero effettivamente atti eversivi e se il gruppo stesso sia contrario ai principi fondanti della democrazia tedesca.

Fra gli imputati, il “Principe” Reuß, un’ex giudice di Berlino, diversi ex esponenti della Bundeswehr

Tra i nove imputati spiccano figure di rilievo come l’ex giudice berlinese nonché membro di AfD Birgit Malsack-Winkemann, il Principe Heinrich XIII Reuß, un ex ufficiale della Bundeswehr, Rüdiger von P., Maximilian Eder e Peter Wörner, due ex soldati dell’unità d’élite “Comando delle forze speciali” (KSK) della Bundeswehr, e Michael F., che è stato ufficiale di polizia in Bassa Sassonia fino alla sua sospensione nel 2020 ed è stato il candidato di punta del partito scissionista “Die Basis” nella campagna elettorale federale del 2021. Sembra che, fra i chiamati in giudizio, ci sia anche un presunto “chiaroveggente” del quale il gruppo si sarebbe avvalso. Questi individui sono accusati di essere i vertici di un’organizzazione dal profilo terroristico, che avrebbe architettato piani per rovesciare con la forza l’ordine democratico in Germania.

Le accuse ai presunti Reichsbürger

Secondo l’accusa, il gruppo era unito da un profondo rifiuto dello Stato e delle sue istituzioni, nonché da fantasie di restaurazione dell’Impero tedesco. Queste fantasie non si sarebbero limitate a mere discussioni teoriche, ma si sarebbero tradotte in piani concreti e potenzialmente pericolosi. Per realizzare i loro piani eversivi, gli imputati avrebbero raccolto circa mezzo milione di euro e assemblato un consistente arsenale di armi.

Il loro obiettivo finale sarebbe stato quello di assaltare con la forza la sede del Parlamento tedesco, prendere il controllo di alcune infrastrutture chiave e sostituire membri dell’organizzazione alle cariche elette dello Stato. Sempre secondo l’accusa, i piani prevedevano l’uccisione dei rappresentanti delle attuali istituzioni della Repubblica Federale di Germania.

Per questo delicato processo, celebrato sotto strette misure di sicurezza, è stata allestita un’aula speciale, circondata da filo spinato e sorvegliata costantemente dalle forze dell’ordine. Queste precauzioni sono indicative della gravità delle accuse e della tensione che circonda il procedimento a carico dei presunti “Reichsbürger”. L’ex giudice Malsack-Winkemann, che, secondo gli inquirenti, avrebbe dovuto ricoprire nel nuovo ordine un ruolo simile a quello di un Ministro della Giustizia, si trova in stato di detenzione preventiva dallo scorso dicembre ed è stata sospesa dalla magistratura nel marzo scorso. La sua posizione all’interno del sistema giudiziario tedesco ha sollevato interrogativi sulla possibile infiltrazione di ideologie estremiste nelle istituzioni dello stato.

La procura ha lavorato a lungo per raccogliere prove e testimonianze che possano sostenere l’accusa di terrorismo. Tra le prove raccolte ci sono comunicazioni intercettate, documenti sequestrati durante le perquisizioni e le testimonianze di informatori che hanno avuto accesso diretto al gruppo. Questi elementi saranno fondamentali per suffragare l’ipotesi dell’accusa circa l’esistenza di un piano eversivo e la volontà di metterlo in atto, anche attraverso preparativi concreti, come il reclutamento di personale militare.

Sono previsti altri processi per il gruppo dei Reichsbürger

Vale la pena di specificare che questo non sarà l’unico processo legato a questo caso.  Sotto accusa sono ben 26 presunti membri del gruppo, che saranno ascoltati in diversi processi. Già dalla fine di aprile, per esempio, nove membri del presunto “braccio militare” sono a processo presso il Tribunale regionale superiore di Stoccarda. Il processo di altri otto imputati inizierà a Monaco di Baviera il 18 giugno.

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