Indagine contro un agente di polizia di Berlino per aggressione a un manifestante pro-Palestina
Continuano le tensioni fra polizia e manifestanti pro-Palestina in tutta la Germania e in particolare a Berlino. Le manifestazioni si moltiplicano, raccogliendo numerosissime adesioni, e con esse si moltiplicano gli scontri con le forze dell’ordine. Fino a questo momento, le fonti ufficiali hanno lamentato il fatto che i manifestanti non siano stati sempre pacifici, mentre i partecipanti alle dimostrazioni di piazza hanno lamentato metodi repressivi ed eccessiva durezza da parte degli agenti. Ora, però, c’è una novità. La polizia di Berlino ha aperto un’indagine contro un agente, accusato di avere aggredito un adolescente poco dopo la manifestazione a sostegno della Palestina, che si è tenuta martedì a Neukölln.
Dopo la dimostrazione, che si è svolta in modo pacifico sulla Sonnenallee con lo slogan “Solidarietà con la Palestina, stop alla guerra – stop al genocidio”, ci sono stati scontri fra polizia e manifestanti, all’angolo fra Sonnenallee e Reuterstraße. Si sono verificati lanci di oggetti e di materiale pirotecnico contro gli agenti e diversi cassonetti dei rifiuti sono stati dati alle fiamme.
La polizia conferma l’apertura dell’indagine contro un agente
In rete, dalla sera di martedì, circola un video che mostra due poliziotti discutere animatamente con due adolescenti. Il confronto appare essere solo verbale, fino a quando uno dei due agenti non colpisce uno dei due ragazzi con ripetuti pugni al volto. Le immagini hanno suscitato sdegno non solo fra gli ambienti vicini alla causa palestinese, poiché sembra che sia l’agente ad aggredire il giovane, il quale non aveva manifestato, da quel che si vede, segni di aggressività fisica.
La polizia di Berlino ha comunicato, in una dichiarazione al quotidiano locale Berliner Zeitung, di essere venuta a conoscenza del filmato e di avere già avviato un’indagine interna sull’agente protagonista dell’episodio. Nella stessa serata, erano stati arrestati adiversi manifestanti con l’accusa di tentate lesioni, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale.