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Grave carenza di medici a Berlino: i distretti più colpiti

A Berlino si registra attualmente una notevole carenza di medici, soprattutto se si considerano le praxis, cioè gli studi dei medici di base, dove si riscontra un numero elevato di posti vacanti. Lo comunica l’Associazione dei medici dell’assicurazione sanitaria pubblica (KV).

Questo problema non si presenta in modo uniforme in tutta la città, ma colpisce soprattutto alcuni distretti, come Marzahn-Hellersdorf e Lichtenberg (86 posti vacanti) e Treptow-Köpenick, (42 posti vacanti). Qualche problema si riscontra anche nei distretti di Spandau e Reinickendorf, seppure in forma minore.

Carenza di medici: un problema berlinese, ma non solo

In questi distretti, il tasso di copertura medica è inferiore al 100% da giugno 2023. Normalmente si parla di insufficienza dei medici di base sotto il 75 %, soglia che per fortuna è ancora distante, ma questo non significa che non ci riscontrino già forti disagi nella popolazione.

Come se non bastasse, mancano all’appello anche al 25 pediatri e 8 ginecologi. Questi numeri possono sembrare piccoli, ma rappresentano una percentuale non trascurabile del totale dei medici nell’ambito di queste specializzazioni.

Il 37% dei medici di base è ultrasessantenne

Se la situazione non migliorerà, il problema è inoltre destinato ad aggravarsi ulteriormente, nei prossimi anni, perché il 37% dei medici di base, in Germania, ha più di 60 anni e si avvicina quindi al momento della pensione. Questo significa che un gran numero di professionista sta per lasciare il campo, creando ulteriori posti vacanti senza garanzia di copertura.

Karl Lauterbach. Photo credits: EPA-EFE/CLEMENS BILAN

Per evitare che la rete di studi medici si assottigli eccessivamente, il ministro della Sanità Karl Lauterbach ha proposto un progetto di legge per mantenere attivi il maggior numero possibile di studi medici. Una delle misure proposte è l’eliminazione del tetto alle remunerazioni dei medici di base, che garantirà che questi professionisti siano adeguatamente retribuiti per il lavoro aggiuntivo eventualmente necessario. “Accogliamo la proposta con grande favore. È una forma di apprezzamento per il lavoro quotidiano dei medici di base” ha commentato Laura Vele, portavoce della KV.

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