Gassi in un piccolo borgo nascosto, nel cuore della città
di Elena e Paolo Brasioli. Disegni di Paolo Brasioli
Qui davvero basta lasciarsi alle spalle il viavai di Stresemannstraße, ed entrare con pochi passi nello stretto ed inaspettato cortile, ed avere la sensazione di trovarsi, per atmosfera e stile architettonico, in un borgo nella campagna brandenburghese.
Tutto partì da una chiesa
Infatti, dall’anonimo portale su strada, si va verso una chiesa, tra torri, avancorpi, facciate e passaggi porticati. E si capisce subito che c’è una importante storia ultracentenaria da scoprire! Erano infatti gli anni immediatamente antecedenti dell’epopea disastrosa prima guerra mondiale quando qui fu consacrato alla fede cattolica romana un bel luogo di culto, progettato dall’architetto Albert Weber e realizzato dall’impresa di costruzioni dell’architetto Hermann Bunning (1868-1930), specializzato nelle costruzioni ecclesiastiche in Berlino nel periodo nel Regno di Germania!
Il tutto è stato possibile allora grazie alla donazione del Beato Clemens August Graf von Galen (1878-1946), che si batté anche moltissimo contro le azioni e decisioni disumane del regime, soprattutto quelle perpetuate contro persone fragili, malate e con problemi cognitivi, evidenziando il tutto alla cittadinanza. La posa della prima pietra della chiesa avvenne il 18 Settembre 1910, e l’inaugurazione e apertura al culto dei fedeli ebbe luogo il 15 Giugno 1911.
Fu dedicata al Santo Klemens Maria Hofbauer (1751-1820) che fu ordinato sacerdote nella italiana Alatri, canonizzato nel 1909 e che é patrono di Vienna. Il complesso di edifici era allora gestito da suore.
Il borgo della misericordia
Lo spirito misericordioso predicato ebbe modo di concretizzarsi subito operativamente. Infatti durante la prima guerra mondiale fu istituito in questi luoghi un ospedale di aiuto e pietosa cura per i militari feriti sul fronte. Subito dopo il conflitto fu gestito dai Gesuiti.
Inoltre la chiesa ed i locali e cortile annessi si trovavano, nella Berlino di allora, vicinissimo alla stazione ferroviaria internazionale di Anhalter, la “Porta del Sud”, e quindi essa rappresentava il primo punto di amichevole contatto per i giovani lavoratori immigrati al loro arrivo in Prussia ed in Germania in cerca di lavoro, tra cui moltissimi italiani. Questo infatti era esattamente lo scopo che il donatore si era assicurato di conseguire, anche impegnando fondi propri, per la costruzione di questo luogo di culto ed accoglienza con l’annesso luogo di ricovero, affinché i giovani non si perdessero, in vari sensi, nei meandri della grande città.
Distruzione e ricostruzione
La chiesa conobbe tristi vicende nei tempi del regime, anche con requisizioni, e fu poi seriamente danneggiata dai bombardamenti e dalla guerriglia urbana del 1945. Un importante restauro e ripristino avvenne nel 1957 con la totale riabilitazione al culto dei fedeli!
Leggi anche:
Gassi alla chiesa ricostruita, che ci ricorda lo spirito dell’accoglienza<<
Il complesso di edifici ecclesiastici non era visibile dalla strada, coperto come era dall’edificio anteriore che poi fu distrutto durante la guerra.
La chiesa fu costruita come un’ala laterale nel cortile dell’ampia ex Kolpinghaus di Kreuzberg. Lo stile prescelto fu quello di una basilica neo-romanica a tre navate con stile elegante e sobrio utilizzando l‘arco a tutto tordo. La navata laterale settentrionale non ha mai avuto aperture perché confinava con la parete antincendio dell’ala laterale della proprietà vicina.
Tuttavia, le tipiche finestre superiori si trovano su entrambi i lati della navata centrale. La muratura esterna di tutto il complesso è rivestita ed eseguita in suggestivi mattoni rossi con tanti archi, colonnine e cornici. Le finestre e i portali semplici e molto espressivi presentano interessanti lavorazioni in legno e ferro, come porte, cardini e maniglie, in stile neo-medioevale.
Internamente, la navata centrale ha un soffitto piatto e ci sono arcate tra questa ed entrambe le navate laterali. Il transetto è corto. Il coro a volta a botte è aperto da un alto arco circolare. Nell’abside si trova un mosaico, opera del pittore Paul Plontke (1884-1966), che raffigura “il Cristo Buon Pastore”. Sulla galleria occidentale c’è un importante organo a canne della famosa ditta dei fratelli Dinse. Tutto molto armonioso.
Quindi davvero questo minuto e prezioso gruppo di edifici…questo brano di città, nel suo complesso, rappresenta una piacevole pausa di riflessione, ritagliandosi nella intensa vita di Kreuzberg, come suggestivo luogo a misura d‘anima. Sehr schön!
L’autore: Architetto Paolo Brasioli – Quattro | architectura
Provenendo da una famiglia di artisti veneti, Paolo Brasioli è stato influenzato presto dal ricco patrimonio culturale e artistico italiano. Fondamentale è stata l’influenza di suo padre, Alfredo Brasioli, rinomato fumettista, illustratore e grafico italiano.
Il suo lavoro fino ad oggi si è concentrato sulla costruzione di hotel di alta qualità e sull’interior design per abitazioni, hotel e strutture di gastronomia e benessere, così come sulla creazione di mobili, lampade, accessori e arte.
Ha lavorato con rinomate compagnie e gruppi alberghieri come Best Western, Crowne Plaza, Falkensteiner, Hilton, Hyatt, Le Meridien, Leonardo Hotels, Marriott, NH Hotels, Rocco Forte Hotels e Sheraton. Molte delle sue creazioni sono state esposte in rinomate fiere d’arte e di design.
Per saperne di più:
Quattro | architectura
Instagram
Facebook
P.S. Se questo articolo ti è piaciuto, segui Il Mitte su Facebook!