Essere poveri a Berlino – manuale di sopravvivenza. #7: la cultura
di Emy Serabile
Non si vive di solo pane, nemmeno quando il pane lo si è fatto in casa. Oggi ti parlo dell’aspetto della vita da poveri a Berlino che, in assoluto, mi ha creato meno problemi: la cultura. Libri, intrattenimento, arte e musica sono senza dubbio, spesso, oggetto di consumo e anche giustamente offerti in diverse fasce di prezzo, qui come altrove, ma non solo. Se hai voglia di leggere, guardare film (legalmente), ascoltare musica dal vivo o godere dell’arte, questa città ti mette davanti un tale illimitato buffet di possibilità che quasi quasi mi sembra inutile scrivere questa rubrica.
Diciamo quindi che, per celebrare il fatto che, per una volta, qualcosa sia facile, non svelerò segreti né elargirò perle di saggezza con la presunzione che il resto del mondo ne sappia meno di me, ma mi limiterò a fare un riassunto, necessariamente incompleto, delle mille opportunità che ci sono di vivere la cultura gratuitamente. Che dire: sarà la primavera, sarà che c’è il sole e sono di buon umore, sarà che oggi ho anche un attimo fretta di finire perché ho voglia di andare a fare la fotosintesi sul ponte di Warschauer come una tedesca qualsiasi. Oggi siamo ottimisti così, senza un vero perché.
La cultura gratis a Berlino
Leggere
Allora, leviamoci subito davanti l’argomento potenzialmente più complicato: se ami leggere, a Berlino, le possibilità sono tantissime, infinite, ma devi essere un minimo flessibile ed esercitare la curiosità. Se leggi solo in italiano, le possibilità si riducono considerevolmente – ma non si annullano.
A Berlino è diffusissimo il book-crossing, ovvero l’abitudine di abbandonare un libro che si è finito in strada, per esempio sul sedile di un mezzo pubblico o su una colonnina dell’elettricità, perché qualcun altro possa goderne. La pratica si fa ancora più sofisticata nel caso dei “book-boxes”, ovvero scaffali, mensole, ex cabine telefoniche e altre installazioni simili, collocate per strada, dove i libri si lasciano e si prendono gratuitamente.
Ci sono poi gli eventi di “book swapping” (che, come in molti altri casi, è possibile trovare sui vari gruppi Facebook o sull’app che, accidenti, ancora non ho capito perché non mi sponsorizza, ovvero Nebenan), nei quali ognuno porta i libri che vuole dare via e può prenderne degli altri.
Anche in questo caso, è tutto gratis. Se invece te la senti di investire il prezzo di una consumazione, di una bevanda calda o di un panino, potresti scegliere uno dei tantissimi caffè-librerie della città. I miei locali preferiti, in questo senso, sono Shakespeare & Sons su Warschauer Straße e il Caffè Tasso su Frankfurter Allee, ma la scelta è dovuta principalmente al fatto che li trovo comodi: la scelta a Berlino è veramente enorme. Qui potrete sedervi a leggere, scegliendo dalla vastissima offerta sugli scaffali. Naturalmente, i libri sono in vendita e non potete portarveli a casa gratis, però potete passare un pomeriggio a leggere anche senza comprare nulla e nessuno vi rimprovererà. Nel caso specifico di Shakespeare & Son’s (nemmeno loro mi sponsorizzano, tante volte non fosse chiaro perché continuo a essere povera), ci sono anche eventi come la svendita annuale, durante la quale è possibile portarsi a casa a prezzi scontatissimi anche un sacco di libri belli. E dico “libri belli” perché, diciamolo, nel cestone delle occasioni di qualsiasi libreria, di solito, ci sono solo cose che assolutamente nessuno vuole e non è difficile capirne il motivo.
Un ultimo consiglio, nel caso non si fosse ancora capito dove abito: al mercatino della domenica di Boxhagener Platz (ma probabilmente pure negli altri, è che io sono pigra e vado lì) c’è una bancarella meravigliosa che ha vecchie, eccellenti edizioni di classici della letteratura e della filosofia a due o tre euro: vale la pena.
Noterai che, fino a questo momento, ho menzionato solo opzioni che vanno bene per chi legge il tedesco o almeno l’inglese (Shakespeare & Son’s offre quasi solo libri in inglese). Se desideri leggere libri in italiano, ho una chicca, forse l’unica chicca poco nota di questo articolo: le biblioteche. Conosco molti italiani che, non dominando la lingua tedesca, non si sognerebbero neppure di farsi la tessera di una biblioteca in Germania. Quello che pochi sanno, tuttavia, è che la maggior parte delle biblioteche di Berlino dispone di sezioni internazionali piuttosto fornite, almeno per quanto riguarda le lingue europee, che vale la pena esplorare.
Per il costo di una tessera annuale, che solitamente è piuttosto economica, avrai accesso a una selezione di titoli in italiano che non ha nulla da invidiare a quella di una libreria di casa nostra, comprese le nuove uscite e le versioni italiane di opere tedesche o internazionali. Naturalmente, essere iscritti a una biblioteca è un’idea eccellente anche e soprattutto se vuoi leggere anche in tedesco e in inglese.
Andare al cinema
Qui parliamo proprio di cinema vero, quello con lo schermo grande, quello che si guarda in sala con gli altri. Se vuoi vedere un film gratis o a poco prezzo, non hai certo bisogno che io ti spieghi che esistono le piattaforme online.
Quando si parla di cinema, la scelta è meno vasta che in campo letterario, ma non troppo. Va considerato che organizzare una proiezione cinematografica costa, perché ci sono da pagare i diritti del film, oltre che la manutenzione della sala, quindi è comprensibile che gli organizzatori si aspettino di guadagnarci almeno un po’, ma, come sempre, le soluzioni per noi morti di fame non mancano.
Il mio evento preferito, quello al quale ho assistito più volte e che non smette di incantarmi, è il “Null Uhr, Null Euro” del cinema Babylon, a Mitte. La formula è semplice: il sabato a mezzanotte vengono trasmessi film muti, per i quali sono scaduti i diritti d’autore. C’è un accompagnamento musicale dal vivo, con la bravissima organista che è ormai un’icona, e la sala guadagna vendendo bibite e popcorn, il che vuol dire che, per non spendere nulla, basta non consumare. Occhio solo alle serate “speciali” con l’orchestra dal vivo: quelle si pagano!
Un appuntamento simile, il mercoledì, è organizzato dal Froschkönig di Neukölln. Anche in questo caso, si tratta di film muti, per i quali non si pagano i diritti d’autore. A questo punto mi fermo un attimo per divagare: se pensi che i film muti siano un’opzione di ripiego, un po’ triste un po’ intellettualoide, ti sbagli. Si tratta di una forma d’arte che abbiamo in parte perso la capacità di apprezzare, dal momento che la stimolazione multisensoriale e la recitazione che comprende l’uso della voce sono lo standard con il quale siamo cresciuti. Eppure c’è un universo espressivo, nella recitazione basata prevalentemente sulla mimica, che ha moltissimo da comunicare e che ha il potere di emozionarci tanto quanto un’esperienza che coinvolga tutti i sensi, se solo ci lasciamo trasportare.
Se, però, i film gratis li vuoi con il sonoro, allora ti consiglio di dare un’occhiata al sito del cinema Sputnik, che una volta al mese offre proiezioni gratuite di corti indipendenti. Qui si aggiunge il brivido del rischio: dal momento che chiunque può proporre un film, senza preselezione né censura, non sai mai se ti capiterà un capolavoro o una boiata. Se tutto il pubblico dimostra di voler cassare un film, inoltre, la proiezione viene interrotta. Se vuoi saperne di più su questo tipo di eventi, puoi leggere qui.
Musica
Ora, non devo venire io a spiegarti che Berlino è stracolma di locali, localini e centri sociali a ingresso gratuito con musica dal vivo: ti basta trovare il posto che mette in programmazione il genere che più ti piace e il gioco è fatto. Potrai scegliere se godere solo della musica o concederti anche una birra e potrai decidere se contribuire con una manciata di Euro al compenso della band che si esibisce (nelle serate in cui il cachet si paga facendo girare il classico cappello).
Qui parleremo invece delle occasioni in cui puoi ascoltare dal vivo la musica che di solito si paga – e anche parecchio. Cominciamo dalla sala da concerti meno accessibile di tutta berlino: la filarmonica. Anche in questo caso, il giorno da tenere d’occhio è il mercoledì. Alle 13, infatti, si svolgono i Lunchkonzerte, ovvero i “concerti a pranzo”. Il genere più rappresentato è la musica da camera, spesso suonata da un trio o da un quartetto, ma a me è capitato di vedere, per esempio, concerti di tango o di quella che, per mancanza di fantasia e precisione, si può definire “world music”. L’esperienza ha un che di liberatorio, poiché gli spazi vengono usati in modo molto più libero che durante i concerti normali ed è possibile trovarsi seduti per terra, appoggiati a una colonna, a fare amicizia con una famiglia di turisti svedesi o con un pensionato bavarese. Entrambe esperienze che tutti dovrebbero provare, nella vita.
C’è poi un’altra opzione, che ricorderò solo brevemente, perché ne abbiamo già parlato su queste pagine, ovvero i “Collage Concerts” gratuiti della Hanns Eisler Hochschule. Questa prestigiosa scuola di musica di Mitte ha una splendida tradizione: ogni giovedì, dalle 13 alle 14, gli studenti si esibiscono in concerti gratuiti, così da imparare a dare il meglio alla presenza di un pubblico. Le composizioni possono essere classiche, contemporanee o addirittura originali. Consigliatissimo, specialmente se, come me, hai l’attitudine della vecchia zia che si scioglie nel vedere questi pulcini bravissimi muovere i primi passi verso una delle carriere più difficili che esistano.
Arte
Tre parole: domenica dei musei. E basta, il paragrafo si potrebbe tranquillamente chiudere qui: puoi avere pittura, scultura, installazioni, archeologia e tutto quello che si trova nei musei statali di Berlino, gratis, ogni prima domenica del mese. C’è la fila? Certo, ma se ami la cultura e non hai un Euro in tasca, non vorrai mica passare avanti senza aspettare un attimo? Fai la fila insieme a tutti noi, tuoi compagni di miseria.
Ci sono poi i musei che sono gratuiti sempre, come il Futurium, il centro di documentazione del memoriale del Muro, la villa della Conferenza di Wannsee, i diversi musei distrettuali, il museo della Street Art – Urban Nation, la Topografia del Terrore e molti altri. Un elenco completo è disponibile sul sito della città di Berlino, a questo link.
A Berlino, però, l’arte e la cultura non sono mica solo quelle nei musei. Esistono centinaia di gallerie che ti permettono di godere, gratuitamente, delle opere di artisti contemporanei di ogni genere. Ce ne sono molti che non ti piaceranno? Certo. Ma ce ne sono anche tanti che sarai felice di avere scoperto e spesso avrai con loro qualcosa in comune: la povertà. E poi c’è la street art, che è ovunque ed è meravigliosa. Io, personalmente, amo perdermi a guardare le opere di Roa e la mia preferita (ma non l’unica in città) è la sua “Natura Morta” alla fermata di Görlitzer Bahnhof. La scelta, però, è davvero infinita: puoi andare al RAW Gelände e passeggiare fra i capannoni, scoprendo piccoli dettagli nelle opere più grande, oppure puoi lasciarti sorprendere in tutti gli altri quartieri della città. Su queste pagine, trovi un’intera rubrica dedicata praticamente solo a questo argomento.
Bonus: il Berlin Ticket-S per la cultura, i mezzi pubblici e lo sport
Se ricevi un sussidio, la cultura, per te, è sempre accessibile a un prezzo scontato, a Berlino. Il Berlin Ticket-S spetta di diritto e viene inviato automaticamente ai percettori di reddito di cittadinanza e dà diritto a usufruire, per pochissimi euro, di quasi tutta l’offerta culturale, artistica e perfino sportiva della città. Ne abbiamo parlato qui.
Se ritieni di avere diritto a questo beneficio, ma non lo hai ricevuto, puoi chiedere informazioni direttamente all’ufficio che eroga il sussidio.
Se, però, sei fra le tante persone che vivono molto al di sotto della soglia di povertà, ma non riescono comunque a ottenere il sussidio o non possono chiederlo per qualsiasi motivo, puoi sempre ripiegare sui consigli di questa rubrica.