Disastro AfD: dopo le frasi sulle SS di Krah, Le Pen e Salvini “divorziano” dall’ultradestra tedesca
L’intervista rilasciata a La Repubblica dal capolista di AfD alle elezioni europee, Maximilian Krah, ha scatenato un “uragano” che si è abbattuto sulla sua carriera politica e sull’ultradestra tedesca.
A fare scalpore, sono state soprattutto le dichiarazioni di Krah a proposito delle famigerate SS naziste.
Maximilian Krah, disastroso effetto domino dopo le frasi sulle SS
Nel dettaglio, intervistato dalla giornalista Tonia Mastrobuoni, che ha sollevato l’argomento delle SS definendole criminali di guerra, Krah ha dichiarato che “bisogna valutare individualmente le colpe”, che “c’era sicuramente un’alta percentuale di criminali, ma non tutti lo erano” e ha concluso con la frase “Non dirò mai che chi aveva un’uniforme delle SS fosse automaticamente un criminale”.
Queste frasi hanno scatenato un putiferio nel gruppo europeo “Identità e Democrazia” (ID), per giunta a due settimane dalle elezioni. Marine Le Pen, leader del Rassemblement National, ha subito preso le distanze dalle dichiarazioni di Krah e ha tagliato i ponti con AfD e nella stessa direzione si è espresso anche il segretario della Lega Matteo Salvini.
Questo disastro ha inevitabilmente innescato anche la reazione di AfD, che ha imposto al suo candidato di punta il divieto di apparire pubblicamente. Sotto le probabili pressioni del partito, Krah si è quindi dimesso dal Comitato esecutivo federale di AfD, annunciando che sparirà dalla campagna elettorale, anche se formalmente resta “Spitzenkandidat”.
Le dichiarazioni di Krah: “Le mie dichiarazioni usate come pretesto per danneggiare AfD”
“Prendo atto del fatto che le mie dichiarazioni fattuali e differenziate vengono usate come pretesto per danneggiare il nostro partito. L’ultima cosa di cui abbiamo bisogno in questo momento è un dibattito su di me. L’AfD deve mantenere la sua unità. Per questo motivo, mi asterrò da ulteriori apparizioni in campagna elettorale con effetto immediato e mi dimetterò da membro del Comitato esecutivo federale” ha scritto Krah su X.
Tuttavia, il danno è già stato fatto e ha compromesso in Europa ciò che scricchiolava da tempo. Già dopo l'”incontro di Potsdam” sulla “remigrazione”, infatti, il Rassemblement National aveva iniziato a prendere le distanze dall’ultradestra tedesca. Con questo “divorzio ufficiale” da Marine Le Pen, Alternativa per la Germania rischia ora di uscire dal gruppo europeo.
AfD rischia l’isolamento in Europa
Per escludere AfD da Identità e Democrazia basterebbe un accordo tra i leader dei principali partiti membri, da comunicare alla presidenza del parlamento prima della sessione costitutiva di luglio. Va considerato, però, che il partito di Le Pen sarà probabilmente il gruppo più grande e considerando che anche la Lega si è allineata sulle posizioni della leader francese, è probabile che AfD resti fuori dall’alleanza identitaria.
Intanto la stampa tedesca rilancia la questione, ricordando la storia delle SS e il loro ruolo centrale nell’attuazione dell’Olocausto, nonché sottolineando un passaggio chiave della sentenza pronunciata dal Tribunale Internazionale di Norimberga il 30 settembre 1946, contro gli imputati alla sbarra: “È impossibile escludere anche solo una parte delle SS dalla partecipazione a queste azioni criminali”.