Caso Sylt: indagati i protagonisti del video con i cori razzisti
In Germania si continua a parlare del controverso “video di Sylt”, nel quale diverse persone hanno intonato cori razzisti davanti a un noto club dell’isola. Ora, la Procura di Flensburg ha recentemente aperto un’indagine su tre persone sospettate di incitamento all’odio. La donna e due degli uomini visibili nel video sono stati identificati e a loro carico sono state mosse accuse diverse. Le più gravi, che comprendono l’utilizzo di simboli contrari alla costituzione, sono quelle rivolte al giovane che, nel video, fa il saluto nazista e mima con la mano il gesto dei “baffi” di Hitler.
Il problema non è solo Sylt
Il video in questione, che ha suscitato grande indignazione e preoccupazione tra la popolazione locale e l’opinione pubblica, ha perfino portato alla scelta di vietare la riproduzione del brano “L’Amour Toujour” di Gigi D’Agostino alla prossima edizione dell’Oktoberfest. Questo è infatti il brano sul quale i protagonisti del video intonano i cori “Via gli stranieri, la Germania ai tedeschi”. Da alcuni mesi a questa parte, questa canzone, che non ha nulla a che vedere con l’estrema destra e che è un semplice pezzo dance, è stata “adottata” dalla scena neonazista e xenofoba e viene usata in diversi video sui social, per scandire messaggi di odio.
Inoltre, la Procura starebbe indagando su un altro sospetto per il caso di una donna di 29 anni, la quale sarebbe stata insultata in modo razzista e aggredita fisicamente, sempre a Sylt.
La vicenda ha anche suscitato un ampio dibattito a livello nazionale sulla necessità di rafforzare le misure di prevenzione e contrasto al razzismo e all’estremismo, in un momento in cui la Germania sta affrontando sfide complesse legate all’integrazione e soprattutto all’espansione di movimenti di estrema destra.