Berlitaliani, Consigli su Berlino da gente che ci vive: Francesco Longo e Maurizio Spagliardi
Questa è una rubrica di consigli atipici su Berlino, nel senso che abbiamo fatto una serie di domande sulla città a italiani che ci vivono e che noi riteniamo interessanti. Hanno età e storie diverse e si muovono in vari ambiti professionali, ma sono tutti accomunati da un approccio originale alla vita e dalla profonda conoscenza di una città che amiamo tutti. Mettetevi comodi e rilassatevi, quindi. State per attraversare una Berlino diversa. Questa è Berlitaliani.
Francesco Longo e Maurizio Spagliardi
Presentazione
Nome: Francesco Longo, Maurizio Spagliardi
Professione: producer, regista
Da quanto tempo siete a Berlino: dal 2007
Cosa amate di Berlino
Il nostro per Berlino è un amore forte, una storia di lunga data iniziata con un colpo di fulmine potente. Sicuramente la cosa che amiamo di più è la capacità di sorprendere sempre.
Cosa odiate di Berlino
Posto preferito per mangiare
Dr. To’s a Neukölln: uno strano mix di cucina orientale.
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Posto preferito per rilassarsi (escluso il divano di casa!)
La casa museo di Charlotte von Mahlsdorf, una tranquilla villetta alla periferia di Berlino, un luogo incantato che vale la pena scoprire.
Posto preferito per divertirvi
Il club Triebwerk a Kreuzberg: nessuno lo sa, ma c’è la miglior musica di Berlino.
Posto preferito per la cultura
La Komische Oper, lì abbiamo visto alcune delle più belle rappresentazioni operistiche: una su tutte “Die Zauberflöte” nella loro messa in scena, geniale!
Posto preferito per lo sport
Il monitor del computer a casa, con i video di Jane Fonda!
Passeggiata ideale
Per i giardini di Rixdorf, un’ oasi di tranquillità in mezzo al casino di Neukölln.
Distretto preferito
C’è altro oltre a Neukölln? Non lo sapevamo!
Il luogo di Berlino dove avete vissuto il momento più bello (se vi va di raccontarcelo!)
Il Rathaus Schöneberg: il 26 giugno 2010, per il nostro matrimonio. Ci siamo sposati nello stesso posto, lo stesso giorno del famoso discorso di Kennedy. Qualche anno dopo di lui, anche noi abbiamo potuto dire: “Ich bin ein Berliner”!
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