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Adidas e Puma: storia di due fratelli tedeschi in guerra tra loro

Forse non sapete che dietro i marchi Adidas e Puma, c’è la storia di due fratelli tedeschi. Era il 1924 quando Adolf “Adi” Dassler, un 24enne figlio di un calzolaio, decise di licenziarsi dalla fabbrica in cui lavorava per cucire scarpe nella lavanderia di sua madre, aiutato dal fratello Rudolf, di due anni più grande, detto “Rudi” o “Il puma”. Non potendo permettersi i materiali, all’inizio i due fratelli confezionavano le loro scarpe con i resti degli zaini e dei paracaduti abbandonati dai soldati durante la Grande Guerra. 

La nascita di Adidas e una chiara visione del futuro

Adi era visionario, creativo e riservato, con ambizioni innovative e le competenze tecniche per realizzare prodotti sempre migliori, mentre Rudi era estroverso e pragmatico, esperto nelle relazioni commerciali e nel trovare i fornitori giusti. Entrambi condividevano l’obiettivo di creare scarpe che potessero migliorare le prestazioni degli atleti, intento che diede vita a un’impresa destinata a cambiare il mondo delle calzature sportive.

Il giovane Adi Dassler (foto scattata prima del 1915). Here, Public domain, via Wikimedia Commons

Con l’aiuto dei loro primi investitori, i fratelli Zehlein, piccoli produttori di tacchetti per suole sportive che decisero di puntare sui Dassler, Adi e Rudi fondarono la “Gebrüder Dassler Sportschuhfabrik” (Fabbrica di scarpe sportive dei fratelli Dassler) e iniziarono a produrre scarpe da calcetto chiodate e scarpe per l’atletica leggera. In soli 10 anni diventarono una delle aziende leader del settore in Germania, con una produzione di 200.000 paia di scarpe all’anno. 

La leggenda sportiva Jesse Owens fa decollare definitivamente il brand

Alle Olimpiadi del 1928 moltissimi atleti scelsero le loro scarpe per gareggiare e la fama dei fratelli Dassler iniziò a diffondersi oltre i confini nazionali, ma la vera, grande svolta arrivò durante le Olimpiadi del 1936, quando Adi offrì le sue scarpe all’atleta afroamericano Jesse Owens. Si trattava di calzature dal design rivoluzionario per l’epoca, con pochissimo tacco, l’avampiede rialzato e una placca chiodata più ampia, con sei punte sottili inclinate verso l’esterno, per aiutare il piede in fase di spinta. La suola, realizzata in lamine di cromo, riduceva il peso e aumentava la flessibilità, mentre la tomaia era realizzata in pelle di vitello appositamente conciata e i rivestimenti erano in pelle di mucca.

Con quelle scarpe ai piedi, Owens vinse ben 4 medaglie d’oro sotto gli occhi di Hitler e questo fece fare un balzo in avanti non solo alla carriera di Owens, ma anche all’attività e alla fama dei Dassler.

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Jesse Owens. Los Angeles Daily News, CC BY 4.0, via Wikimedia Commons

La seconda guerra mondiale. I fratelli iniziano ad allontanarsi

Con lo scoppio della seconda guerra Mondiale, la fabbrica dei fratelli Dassler fu costretta prima a limitare e poi a interrompere la produzione di scarpe sportive, per contribuire allo sforzo bellico. Rudi fu richiamato al fronte, mentre Adi fu esentato dal servizio militare in quanto artigiano e continuò a gestire l’azienda, che per un periodo produsse armi. 

I rapporti tra i due fratelli, già problematici, continuarono inesorabilmente a incrinarsi. Dopo la guerra, i Dassler vennero interrogati dagli Alleati, essendo stati entrambi iscritti al partito nazista e con Rudolf ritenuto il più “fervente” dei due alle idee del partito. Il fatto che avessero sponsorizzato un atleta afroamericano come Owens probabilmente contribuì in positivo, all’esito dei colloqui, ma Rudolf trascorse un periodo di tempo in un campo di prigionia americano. La distanza tra i due fratelli divenne incolmabile.

La città di Herzogenaurach, strada principale. Tilman AB, Public domain, via Wikimedia Commons

La frattura definitiva: inizia l’accesa rivalità tra Adidas e Puma

Finita la guerra, Adi e Rudi decisero di dividersi anche a livello imprenditoriale e a 500 metri di distanza, sulla stessa strada, sorsero le due fabbriche di scarpe Ruda e Adda, divenute, poco dopo, Puma e Adidas

Anche i dipendenti si distribuirono tra i due fratelli e alla fine a dividersi fu la stessa città di Herzogenaurach, che si guadagnò il soprannome “la città dei colli piegati” perché gli abitanti, quando si incontravano, tendevano a piegare il collo per sbirciare la marca di scarpe dell’interlocutore. Le due aziende iniziarono a competere non solo per la qualità dei prodotti, ma anche per le campagne pubblicitarie e i testimonial famosi. 

Edson Arantes do Nascimento, noto al mondo come Pelè. Joop van Bilsen / AnefoBremps did cropping, CC BY-SA 3.0 NL https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/nl/deed.en, via Wikimedia Commons

Nel 1954 l’Adidas sponsorizzò la nazionale tedesca, che vinse i mondiali, mentre agli inizi degli anni ’70 la Puma si accaparrò una leggenda come Pelé e la rivalità continuò negli anni, sempre più aspra, dando vita anche ad aneddoti memorabili, come quello che riguarda il calciatore tedesco Lothar Matthäus. Nei primi anni ’80 il futuro campione tedesco, infatti, esitò nell’accettare l’offerta del Bayern Monaco, sponsorizzato da Adidas, perché era cresciuto a Herzogenaurach, dove suo padre lavorava nella Puma e l’”orientamento Puma” apparteneva a tutta la famiglia.

Un’ostilità che va oltre la morte

La frattura personale tra Rudolf e Adolf non si ricucì mai più, neanche durante la malattia e la morte di Rudolf. Quando “il puma” venne a mancare, nel 1974, Adi non si presentò nemmeno al suo funerale. Morì quattro anni dopo e le tombe dei due fratelli, nel cimitero di Herzogenaurach, si trovano su due lati opposti, a testimonianza di un conflitto che ha segnato la storia delle due famiglie e delle due aziende e che è andato avanti a lungo, anche dopo la morte dei due fondatori.

Tomba di Rudolf Dassler. Jdassler, CC BY-SA 4.0 https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0, via Wikimedia Commons

Un segnale distensivo arrivò solo nel 2009, quando i dipendenti delle due aziende si sfidarono durante una partita di calcio ad Herzogenaurach e si strinsero a vicenda le mani, come gesto di pace e riconciliazione.

È una storia incredibile e tutta tedesca, quella di questi due brand iconici, su cui è stato girato anche il film “Adidas vs Puma – Due fratelli in guerra” (il titolo originale è “Duell der Brüder – Die Geschichte von Adidas und Puma”, che significa letteralmente “Il duello dei fratelli – La storia di Adidas e Puma”), diretto da Oliver Dommenget e andato in onda in Germania, su RTL, nel 2016.

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