Berlitaliani, Consigli su Berlino da gente che ci vive: Lucia Colombo
Questa è una rubrica di consigli atipici su Berlino, nel senso che abbiamo fatto una serie di domande sulla città a italiani che ci vivono e che noi riteniamo molto interessanti. Hanno età e storie diverse e si muovono in vari ambiti professionali, ma sono tutti accomunati da un approccio originale alla vita e dalla loro profonda conoscenza di una città che cambia per ciascuno e alla fine è unica per tutti. Mettetevi comodi e rilassatevi, quindi. State per attraversare una Berlino diversa, la Berlino dei connazionali che ne conoscono ogni piega. Questa è Berlitaliani.
Lucia Colombo
Presentazione
Nome: Lucia Colombo, sì, come il famoso commissario, visto che questa “battuta” mi perseguita anche a Berlino, arrivando da tedeschi increduli.
Professione: Quale delle tante? Sarei fotografa, ma è un lavoro talmente poco remunerativo che definirlo tale mi viene complicato, per di più mi piace complicarmi la vita facendolo pure (quasi) sempre in analogico. Potete vedere i miei lavori disagiati per immagini sul profilo Instagram Clopine_Malaussene. Per cui, che faccio? Ho sempre fatto i lavori più disparati e disperati e al momento sono amabilmente disoccupata (esattamente da tre giorni e qualche ora). Se cercare lavoro fosse una professione, sarei una professionista in questo!
Da quanto tempo sei a Berlino: dodici lunghissimi anni, che sembrano volati via alla velocità di uno sciacquone.
Cosa ami di Berlino
Forse era meglio farmi questa domanda dodici anni fa. All’epoca ti avrei risposto: il non sentirmi giudicata per quella che sono. Ora… i procioni.
Cosa odi di Berlino
Il puzzo di piscio.
Posto preferito per mangiare
Casa? Non vale? Casa di amici? Ok, ok, non guardatemi male, ma non sono una fan del mangiare nei ristoranti, dopo averci lavorato per anni (sì, ho visto cose che voi umani non potete neanche immaginare). Se proprio mi viene voglia di pizza non surgelata, allora mi prendo una pizza d’asporto da Zerostress a Friedrichshain, mentre se mi va di mangiare asiatico, vado al ristorante sotto casa, che è onesto e tanto sanno già cosa prendo da anni: il numero 103. Sono un po’ autistica, in questo.
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Posto preferito per rilassarsi (escluso il divano di casa!)
Dipende dalla giornata e stagione, ma in linea di massima o passeggio per cimiteri o vado a dare noia alla crew del Tattoo Studio Das Kabinet, portando beni di prima necessità e facendo il simpatico oggetto decorativo in un angolo.
Posto preferito per divertirti
Io non mi diverto. Quando lo facevo era più un girare le solite tre, quattro Kneipe e le rispettive toilette. Se proprio dovessi sceglierne una, direi il Milch Bar di Kreutzberg, anche se al Trinkteufell ci ho visto più albe.
Posto preferito per la cultura
Sono analfabeta di libri tedeschi, per cui escludiamo tutte le biblioteche varie ed eventuali. Bazzico volentieri i musei, ma se dovessi sceglierne tre in particolare dove torno con una regolare frequenza annua direi: l’Alte Nationalgallerie, che conosco come le mie tasche e dove mi sembra sempre di tornare a trovare vecchi amici (il cupo Böcklin e l’aria mortifera dei suoi quadri, quei romantici di Schinkel e Friedrich, Canova, etc.), il Naturkunde Museum, dove oltre ai fossili di dinosauri l’esposizione tassidermica è decisamente affascinante, e il Museo di Storia della Medicina dello Charitè, dove perdo le ore visitando la collezione di organi e deformazioni sotto formaldeide… hey, cosa vi aspettavate? Per rilassarmi vado per cimiteri!
Posto preferito per lo sport
Palestra e da quando quella in cui vado ha deciso di chiudermi le due sedi più vicine (li mortacci loro!), tocca uscire dal tran tran berlinese e arrivare fino a Elsterwedaer Platz, nella quiete di un’inaspettata e bucolica periferia.
Passeggiata ideale
Ho già detto che amo passeggiare per cimiteri? Sì? Ecco. Cimitero preferito? Quello sulla Bergmannstraße, che è uno dei più antichi e grandi di Berlino ed è anche munito di bar.
Distretto preferito
Lichtenberg, Lichtenberggggggggg, LICHTENBERGGGGGG. Ok, anche Kreuzberg 91 ha un posto speciale nel mio cuore, ma non più accessibile per il mio portafoglio.
Il luogo di Berlino dove hai vissuto il momento più bello (se ti va di raccontarcelo!)
In dodici anni? La clinica psichiatrica Elizabeth Konigin Herzbergstraße, dove ho trovato aiuto, empatia e un’umanità inaspettata. Sì, se questo è il luogo più bello, potete immaginare quelli brutti, ma da allora io ho trovato una forza e una consapevolezza di me stessa che prima potevo solo sognare.
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