Berlino, a processo per aver rinchiuso la figlia in casa: vestiva in modo provocante e rientrava tardi
Un residente di Treptow, Berlino, è finito sotto processo con l’accusa di aver rinchiuso la figlia adolescente in casa, minacciandola addirittura di morte.
Secondo l’uomo, 42 anni, la ragazza, che oggi ha 15 anni, si sarebbe vestita in modo troppo provocante, uscendo e facendo troppo tardi, rispetto a quanto ritenuto accettabile per la sua età.
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Arrestato per aver rinchiuso la figlia: a processo un 42enne di Treptow
Stando a quanto emerso dalle indagini, la giovane non sarebbe stata neanche autorizzata ad andare a scuola, vivendo di fatto reclusa tra le mura domestiche. È stata la polizia a liberarla, arrestando il padre e il processo che lo vede imputato si sta svolgendo presso il tribunale penale di Treptow.
Al momento, l’uomo si trova in una clinica psichiatrica, in esecuzione di una misura cautelare, dopo che un esperto ha esaminato le sue condizioni psichiche. In aula, ha espresso le sue ragioni davanti alla corte.
“Se ne stava in giro fino a mezzanotte, vestita come una Gogo Dancer” si è lamentato il 42enne, riconoscendo di aver perso la pazienza. L’uomo ha negato però tutte le accuse. “È tutto falso, non sono certo un criminale! E non sono neanche malato! Mia figlia si è comportata male molte volte e non mi ascoltava. Un bambino deve essere a casa entro le 18.00, non a mezzanotte. Spesso pensavo: ‘Dio, dammi la pazienza’, ma non l’ho mai picchiata” ha dichiarato l’uomo, che ritiene inoltre di essere stato ingiustamente confinato in clinica, sostenendo di non essere né un criminale né una persona con un disturbo psichiatrico. “Lì sono tutti criminali, perché dovrei starci? Non appartengo a quel posto!” ha ribadito.
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