Ultima Generazione annuncia proteste in 10 città tedesche per sabato

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Attivisti di Letzte Generation, durante una manifestazione a Maastricht. Foto: Letzte Generation

Il gruppo ambientalista “Letzte Generation”, ovvero la diramazione tedesca di “Ultima Generazione” ha annunciato nuove proteste che si terranno in diverse città questo sabato. Queste manifestazioni, che si svolgeranno su marciapiedi e strade, promettono di essere “significativamente più disobbedienti” rispetto alle precedenti, ma allo stesso tempo “assolutamente pacifiche”. Le città interessate saranno Berlino, Brema, Colonia, Lipsia, Karlsruhe, Friburgo, Stoccarda, Ratisbona, Monaco e Rügen. La portavoce del gruppo, Carla Hinrichs, ha dichiarato, in accordo con quanto già annunciato a gennaio, che non saranno organizzate altre campagne in cui gli attivisti si incollano all’asfalto, sottolineando che l’attivismo per l’ambiente si trova al principio di un nuovo capitolo e che la “primavera della resistenza” avrà inizio questa settimana.

Nuove proteste, nuove richieste e un appello al Presidente della Repubblica

Gli attivisti di Ultima Generazione hanno iniziato a bloccare le strade due anni fa con l’obiettivo di attirare l’attenzione sul cambiamento climatico e di chiedere contromisure. Queste azioni hanno suscitato notevole interesse, ma anche risentimento, con molti attivisti che sono stati processati per i blocchi stradali, per l’interruzione del traffico, per essersi introdotti in aree riservate (per esempio negli aeroporti) e per l’imbrattamento di edifici pubblici, dei vetri protettivi di alcune opere d’arte e, più di recente a Berlino, della Porta di Brandeburgo e dell’Orologio Universale.

Ora, il gruppo ha lanciato un appello al Presidente federale Frank-Walter Steinmeier, chiedendo il suo sostegno per una dichiarazione degli attivisti e per richiamare l’attenzione sulla crisi climatica in un discorso alla nazione. Gli attivisti chiedono l’introduzione di una tassa sul patrimonio, la chiusura dell’industria aeronautica e la limitazione dell’industria chimica e automobilistica. Queste richieste sono state espresse, oltre che dalla portavoce del movimento, da sostenitori del gruppo ambientalista attivi in diversi settori, dalla ricerca scientifica all’agricoltura.

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