Riforma dell’istruzione in Germania: più ore di tedesco e matematica alle elementari
La riforma dell’istruzione in Germania è un tema caldo, ma anche complicato. La natura federale dell’ordinamento tedesco, infatti, lascia ampi margini di autonomia ai Länder nella gestione e nell’impostazione dei sistemi scolastici, il che ha portato a una certa disomogeneità di programmi e corsi di studio, della quale molti si lamentano. In un incontro tenutosi venerdì scorso, i Ministri dell’Istruzione di tutti i Länder hanno raggiunto un punto d’incontro sulla necessità di rafforzare in modo uniforme alcune materie, in particolare il tedesco, la matematica e gli studi generali (una materia che, per gli studenti delle elementari, comprende nozioni di scienze naturali, scienze sociali, geografia, storia e biologia), stabilendo un numero di ore minimo richiesto almeno dalla prima alla quarta classe elementare.
Riforma dell’istruzione elementare: la metà delle ore per tedesco, matematica e studi generali
Nello specifico, è stato stabilito che nei primi quattro anni di scuola primaria dovranno essere impartite un totale di almeno 94 lezioni settimanali nei primi quattro anni (cioè una media di 23,5 lezioni a settimana), di cui almeno 53 dedicate alle materie sopra citate.
Il nuovo regolamento dovrà essere attuato al più tardi entro l’anno scolastico 2026/2027. Per rendere possibile questa transizione, diversi Länder (fra i quali, senza dubbio, Berlino) si troveranno di fronte alla necessità di assumere numerosi nuovi insegnanti, facendo finalmente fronte alla cronica carenza di personale che le scuole lamentano ormai da tempo. I ministri hanno anche stabilito di creare un quadro comune per definire i requisiti e le qualifiche necessarie agli insegnanti di una singola materia. Verranno inoltre introdotti nuovi programmi di laurea a doppio insegnamento e master ad accesso ampliato, proprio con l’obiettivo di formare docenti competenti e specializzati in queste discipline fondamentali.
Mobilità degli insegnanti e percorsi formativi
Un altro tema affrontato durante l’incontro è stato quello della mobilità degli insegnanti tra i diversi Länder. I ministri intendono favorire questa mobilità, garantendo il riconoscimento delle qualifiche acquisite anche se ottenute in un Land diverso da quello in cui il docente va a insegnare. Questo dovrebbe contribuire a una maggiore flessibilità e scambio di competenze tra le varie regioni del paese, oltre a incentivare un approccio più dinamico e integrato all’interno del sistema educativo nazionale.
La riunione è stata anche l’occasione per discutere con la Ministra federale dell’Istruzione, Bettina Stark-Watzinger (FDP), del previsto “patto digitale” per la scuola. È stato deciso che dal 1° gennaio 2025 entrerà in vigore una nuova edizione di tale accordo, il cui obiettivo è promuovere con decisione la digitalizzazione nel sistema scolastico tedesco, un passo fondamentale per l’innovazione e l’aggiornamento delle metodologie didattiche.
P.S. Se questo articolo ti è piaciuto, segui Il Mitte su Facebook!