La Baviera vieta il linguaggio inclusivo per scuole, università a istituzioni
La Baviera ha ufficialmente vietato l’uso del linguaggio inclusivo nelle università, nelle scuole e nelle comunicazioni ufficiali delle autorità locali. Questo significa, specificamente, che non sarà consentito utilizzare segni considerati “estranei” all’ortografia tedesca, come gli asterischi. In tedesco, il linguaggio inclusivo si esprime in modo diverso rispetto all’italiano e spesso include l’uso delle desinenze maschili e femminili in abbinamento ad altri segni, come appunto l’asterisco.
Il Capo della Cancelleria di Stato: “il linguaggio inclusivo? È escludente perché poco chiaro”
Questa decisione è stata presa durante una riunione a Monaco di Baviera, nel corso della quale è stata approvata la necessaria modifica del Regolamento generale delle autorità dello Stato libero di Baviera (AGO). Il capo della Cancelleria di Stato Florian Herrmann (CSU), che ha promosso questa modifica, l’ha motivata in primo luogo sostenendo che il linguaggio debba essere chiaro e comprensibile e che, a suo avviso, un linguaggio “ideologicamente influenzato”, come quello inclusivo possa avere un effetto “escludente”.
L’Associazione bavarese degli insegnanti (BLLV), da parte sua, ha accolto con favore la decisione, interpretandola nel senso che gli insegnanti non sono obbligati a classificare come errore l’utilizzo del linguaggio inclusivo e rallegrandosi che il divieto non sia ancora più esteso, pur sottolineando che i rappresentanti delle scuole avrebbero preferito una maggiore autodeterminazione e libertà per gli istituti locali su questo tema, suggerendo che le istituzioni educative dovrebbero avere la possibilità di decidere autonomamente come affrontare la questione del linguaggio di genere.
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Va ricordato che il Consiglio ortografico tedesco aveva già deciso a luglio che i simboli di genere (asterischi, punti e virgole, etc) non fanno ancora parte dell’ortografia tedesca e quindi non sono ancora da considerarsi caratteri “regolari” nell’uso della lingua. Questa decisione è stata presa come riferimento nell’emendamento della normativa bavarese.
Non sono però mancate le critiche a questa decisione del governo ba˝∑varese: un’alleanza di sindacati e associazioni ha infatti criticato i piani del governo statale e ha chiesto ai parlamentari bavaresi riconsiderare il divieto imposto sul linguaggio inclusivo, sostenendo che alimenti una generale atmosfera queerfobica all’interno del Land e delle sue istituzioni. La lettera di protesta è stata firmata, tra gli altri, dalla Confederazione tedesca dei sindacati della Baviera e da 53 associazioni e organizzazioni.
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