I più bei luoghi da visitare in Germania #44: Wismar, la città di “Nosferatu” di Murnau
Nel nord della Germania, affacciata sul Mar Baltico, si trova Wismar, una città portuale che dal 2002 è Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO e offre ai visitatori la possibilità di passeggiare tra vicoli medievali e piazze ricche di storia. Scoprirne gli scorci e le bellezze è un’esperienza suggestiva e rilassante e un vero piacere per gli occhi.
Un’interessante curiosità su Wismar è il fatto che il suo pittoresco Alter Hafen, il Porto Antico, compare nell’iconico film “Nosferatu” (1922), di Friedrich Wilhelm Murnau.
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Wismar: importanza geografica e storica
Situata nel Meclemburgo-Pomerania Anteriore, Wismar è stata un importante crocevia sin dal Medioevo. Nel XIII secolo divenne infatti parte della Lega Anseatica, un’associazione di città mercantili del Nord Europa, che controllavano il commercio marittimo dell’epoca.
Nel corso del XVI e XVII secolo, Wismar passò sotto il dominio svedese, un periodo che ha lasciato un’impronta duratura nel tessuto urbano e culturale della città. Durante la seconda guerra mondiale fu pesantemente bombardata e dal 1949 al 1990 ha fatto parte della Repubblica Democratica Tedesca.
Un bellissimo esempio di architettura gotico-baltica
Passeggiando per le strade lastricate di Wismar è possibile osservare case a graticcio, facciate a gradoni e interessanti esempi di architettura gotico-baltica. Ogni angolo racconta una storia, mentre gli edifici sono testimoni silenziosi e solenni del ricco passato della città.
Marktplatz, il cuore della città
Il centro pulsante di Wismar è senz’altro la Piazza del mercato (Marktplatz). Circondata da edifici storici, che raccontano un’epoca che va dal XIV al XIX secolo, ospita anche la Wasserkunst, fontana in ferro battuto e monumento cittadino, il Rathaus, un edificio neoclassico che ospita il municipio, e “Il Vecchio Svedese” (Alter Schwede), ristorante situato nell’edificio più antico della piazza.
Le chiese di Wismar e l’eco del passato
Le chiese più importanti di Wismar sono quattro. La Chiesa di Santa Maria (Sankt Marien Kirche) è la più alta, con i suoi 82.5 metri, mentre la Chiesa di San Giorgio (St.-Georgen-Kirche), devastata dai bombardamenti e dall’uragano Daria, è oggi sede di eventi religiosi e rappresentazioni teatrali.
La Chiesa del Santo Spirito (Heiliggeist-Spitalkirche) contiene un insolito affresco che rappresenta la leggenda dell'”Incontro tra tre vivi e tre morti“, una delle tante variazioni medievali sul tema del “memento mori”. La Chiesa di San Nicola (St.-Nikolai-Kirche), infine, è l’antica chiesa dei marinai e dei pescatori, nonché la seconda basilica in mattoni più alta al mondo, dopo quella di Santa Maria, a Lubecca.
Casa Schabbel o Museo degli oggetti di Wismar: 800 anni di vita quotidiana
Il Museo storico della città di Wismar è situato in un edificio a due piani del XVI secolo, chiamato Casa Schabbell, perché fatto costruire dall’antico borgomastro Heinrich Schabbell, che lo adibì alla produzione di birra. Il museo celebra la grande storia portuale della città attraverso una vasta collezione di oggetti ed è un luogo in cui i visitatori possono immergersi nella quotidianità di Wismar, così come vissuta nell’arco di ben 800 anni.
Il Vecchio Porto, le Teste Svedesi e il Ponte del Maiale
L’Alter Hafen, il vecchio porto cittadino, è un luogo assai suggestivo e non a caso è stato adibito a set dal grande regista Murnau, come ricordato all’inizio di questo articolo. Di fronte alla capitaneria di porto si trovano le cosiddette Teste Svedesi (Swedenkopfe), curiose statue a mezzo busto di uomini con baffi e cappelli zoomorfi, nonché antico simbolo cittadino.
Gli originali si trovano al museo storico, mentre nel vecchio porto si trovano due repliche in ghisa installate nel 1903, in seguito a un incidente che danneggiò gravemente le statue. Tra l’altro, un articolo dell’epoca, pubblicato sul Mecklenburger Tagesblatt il 4 maggio 1903, ne parla come di manufatti già presenti in città un secolo prima.
La loro origine resta comunque incerta, come del resto la loro funzione. Erano punti di riferimento collocati all’ingresso del porto per orientare le navi? Erano antiche polene? Erano guardiani simbolici delle porte della città? Non lo sappiamo per certo.
Un’altra testa svedese si trova incastonata nel portale del “Vecchio Svedese”, il ristorante nell’edificio più antico della piazza del mercato, di cui abbiamo già parlato. Questa decorazione è stata reinstallata nel 1989, durante i lavori di restauro, ma era presente in forma simile anche prima del secondo conflitto mondiale.
Un altro elemento interessante è la casa sul “Ponte del maiale” (Schweinsbrücke), un edificio dalle linee insolite e surreali. Il ponte, invece, collega la Chiesa di San Nicola al Museo degli oggetti di Wismar e sui quattro pilastri che lo delimitano spiccano, dal 1989, quattro maialini di bronzo, raffigurati in pose simpatiche. Si dice che toccarli porti fortuna.
Un viaggio a Wismar è una passeggiata attraverso i secoli. Vero e proprio gioiello della Germania settentrionale, la città unisce il riverbero della storia alla bellezza naturale del Mar Baltico, creando un’atmosfera tipicamente nordica e di grande effetto. I visitatori possono inoltre godere di un vivace dinamismo portuale, scoprire i mercati locali e sperimentare la deliziosa cucina regionale.
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