I pediatri tedeschi: no alle visite per malattie lievi, i genitori le gestiscano da soli

pediatri tedeschi

Aveva appena fatto in tempo, il ministero della sanità tedesco, a comunicare ai genitori che sarebbe stato più semplice, in futuro, chiedere giorni di assenza dal lavoro per occuparsi dei figli in caso di malattia, che i pediatri hanno tirato il freno a mano e hanno detto che l’attuale modalità di gestione dei permessi legati alle malattie infantili non è più gestibile. L’annuncio era di dicembre e si inseriva in una serie di misure che il Ministro della Sanità Karl Lauterbach (SPD) promette da tempo, per ottimizzare e rendere più efficiente il traballante sistema sanitario tedesco, strangolato dalla burocrazia e dalla carenza di personale.

L’idea era che si potesse chiedere di restare a casa per assistere un figlio in caso di malattia semplicemente facendosi certificare per telefono (ne avevamo parlato qui). Prima della modifica annunciata a dicembre da Lauterbach, un genitore, per poter restare a casa ad assistere il figlio in caso di malattia, doveva presentare un certificato medico il primo giorno di malattia del bambino, se possibile. La riforma dovrebbe rendere necessaria la visita medica solo a partire dal quarto giorno di malattia.

I pediatri: troppe visite per malattie lievi sono uno spreco di risorse

Ora, l’associazione dei pediatri tedeschi (BVKJ) ha fatto sapere che le eccessive richieste di certificazioni, specialmente relative ai permessi dal lavoro, comporterebbero uno spreco innecessario delle risorse pediatriche e che, in caso di malattie leggere, i medici preferirebbero non dover visitare affatto i bambini, poiché i genitori possono gestire da soli le situazioni di non emergenza.

Il presidente dell’associazione Michael Hubmann, in una dichiarazione di giovedì, lo ha detto senza mezzi termini: “non possiamo giudicare se un genitore deve rimanere a casa per occuparsi di un figlio, ma, per assurdo, questo è esattamente ciò che ci viene richiesto dalla legge”. Secondo Hubmann, gli ambulatori medici sarebbero “altamente inadatti” a questo compito e non potrebbero fornire indicazioni da riferire poi ai datori di lavoro.

Hubmann ha affermato che gli studi medici sono anche gravati un carico di lavoro inutile, quando viene richiesto loro di rilasciare certificati medici per consentire ai bambini di tornare all’asilo o a scuola in caso di problemi di salute minori. Uno scenario in cui ogni minimo sintomo viene preso sul serio e diventa motivo per contattare il genitore, magari portandolo via dal luogo di lavoro, per poi approdare, con il bambino, nello studio del pediatra, sarebbe, secondo Hubmann, “dannoso per la società”

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