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Nuovo piano d’azione contro l’estremismo di destra in Germania

La Ministra dell’Interno tedesca, Nancy Faeser (SPD), ha recentemente presentato, insieme ai capi dell’Ufficio federale per la protezione della Costituzione, Thomas Haldenwang, e dell’Ufficio federale di polizia criminale, Holger Münch, un pacchetto di 13 misure strategiche volte a contrastare l’estremismo di destra e la disinformazione, che sono considerate fra le principali minacce per la stabilità e l’integrità della democrazia. Tra le azioni più significative, si annovera la creazione di un’unità speciale dedicata all’individuazione precoce delle campagne di manipolazione e influenza straniere. Questa iniziativa è stata concepita con l’obiettivo di preservare la democrazia e rafforzare la fiducia nella solidità e nella capacità di agire dello Stato tedesco.

“L’estremismo di destra è spesso fomentato dagli Stati autocratici”

Il documento presentato da Faeser mette in luce come gli estremisti di destra, insieme a certi attori stranieri, abbiano l’obiettivo comune di minare la fiducia nelle istituzioni democratiche, attraverso campagne di influenza, spesso sofisticate e pervasive, utilizzate per manipolare l’opinione pubblica e polarizzare il dibattito politico. “Gli Stati autocratici” ha chiarito Faeser “utilizzano account falsi per crearsi una base artificiale su Internet, inventare storie con immagini basate sull’intelligenza artificiale e simulare credibilità con siti web di giornali copiati”. Per far fronte a queste minacce, la Ministra dell’Interno ha assicurato che verranno impiegati tutti gli strumenti dello Stato di diritto, per smantellare le reti di estremisti di destra, privarli dei fondi ai quali accedono e disarmarli.

Difendere le istituzioni pubbliche dai nemici della Costituzione

Una delle questioni sollevate riguarda la necessità di apportare modifiche alla Legge fondamentale, al fine di proteggere in maniera più efficace la Corte costituzionale federale dall’influenza dei nemici della democrazia e rimuovere dalla funzione pubblica federale, in futuro, chi si oppone ai valori della Costituzione. Inoltre, Faeser ha esortato a compiere progressi nella riforma della legislazione sulle armi e ha menzionato la riforma del diritto disciplinare, sottolineando l’importanza di aggiornare le leggi per rispondere alle sfide attuali. Il piano presentato contiene misure atte a facilitare le indagini sulle fonti di finanziamento delle reti di destra. È previsto, inoltre, che la polizia locale e le autorità di regolamentazione debbano fare il possibile per vietare gli eventi legati all’estremismo di destra e per monitorare le attività sospette che potrebbero portare a violenze o atti di terrorismo.


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Queste nuove proposte si basano sul “Piano d’azione contro l’estremismo di destra” introdotto da Faeser nel marzo 2022. Alcune delle misure presentate erano già incluse nel documento precedente, ma il piano attuale sottolinea l’importanza di “continuare a perseguire la strada intrapresa a pieno ritmo e allo stesso tempo reagire ai nuovi sviluppi”. Il piano d’azione originale aveva già posto le basi per un approccio più deciso e coordinato contro l’estremismo di destra, e le nuove misure mirano a rafforzare ulteriormente questa strategia. Faeser ha enfatizzato che la lotta contro l’estremismo di destra richiede un impegno costante e la collaborazione tra diverse agenzie governative e organizzazioni della società civile. La formazione e l’educazione sono considerate componenti essenziali di questa strategia, con l’obiettivo di promuovere la consapevolezza e la resilienza tra i cittadini di fronte alla disinformazione e alle tattiche di polarizzazione. Inoltre, il piano prevede un rafforzamento della cooperazione internazionale per combattere l’estremismo di destra, riconoscendo che questi gruppi spesso operano oltre i confini nazionali e sfruttano le reti globali per diffondere la loro ideologia e reclutare nuovi membri.

Resta ora da vedere come queste misure verranno implementate e quali risultati concreti porteranno nel contrasto a queste minacce. La comunità internazionale osserva con interesse l’approccio tedesco, considerandolo un possibile modello da seguire per la salvaguardia dei valori democratici in un’epoca caratterizzata da sfide complesse e mutevoli.

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