Germania: cannabis legale dal primo aprile
Fin troppo facile parlare di “fumata bianca” e ancor più facile, se tutto andrà secondo i piani, invocare il “pesce d’aprile”, nel commentare l’accordo che la coalizione di governo tedesca ha raggiunto sulla legalizzazione della cannabis, che dovrebbe entrare in vigore, appunto, dal primo aprile. Dopo un percorso complesso e accidentato, i capigruppo dei tre partiti di governo (SPD, Verdi ed FDP) hanno annunciato la data, che potrà però essere confermata solo dopo l’approvazione del Bundestag, chiamato a votare nella settimana del 19 febbraio, e del Bundesrat, che esprimerà il proprio voto il 22 marzo.
Maggioranza assicurata
La maggioranza al Bundestag appare ormai assicurata e la Camera dei Länder, ovvero il Bundesrat, può in teoria sollevare obiezioni, ma dato che in ogni esecutivo regionale, tranne quello bavarese, siede almeno un partito della coalizione, questa eventualità appare improbabile. L’entrata in vigore della legge il 1° aprile sembra dunque praticamente certa.
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Le nuove norme sono viste come una svolta significativa verso una politica sulle droghe più moderna e progressista, che punta a rafforzare la prevenzione e a migliorare la tutela della salute pubblica e a contrastare il traffico illegale di sostanze, con un occhio di riguardo alla protezione dei minori e dei giovani. Con la depenalizzazione dei consumatori e la regolamentazione della vendita, si intende anche combattere in modo più efficace il mercato nero. Gli effetti della legge sulla protezione dei minori e dei giovani, così come sull’attività della criminalità organizzata, saranno valutati con attenzione, con il coinvolgimento dell’esperienza e delle competenze dell’Ufficio Federale di Polizia Criminale.
Sarà legale tenere fino a 25 grammi di cannabis per uso personale e avere in casa fino a 50 grammi di marijuana essiccata
Con l’entrata in vigore della legge, si intende quindi porre fine a un divieto sulla cannabis che perdura da oltre quattro decenni. La coltivazione domestica e il possesso di determinate quantità di cannabis saranno infatti legalizzati per gli adulti. In particolare, sarà permesso detenere fino a 25 grammi di cannabis per uso personale e conservare fino a 50 grammi di marijuana essiccata in casa. Il possesso di quantità superiori continuerà a essere considerato un reato e, come tale, sarà perseguito penalmente.
La coltivazione e la vendita di cannabis saranno consentite, ma solo all’interno dei cosiddetti “cannabis club”, i quali potranno operare con quantità limitate e saranno accessibili esclusivamente agli adulti. Saranno inoltre soggetti a una serie di normative e controlli rigorosi. Per quanto riguarda il consumo pubblico, sono previste regole stringenti, come il divieto di fumare cannabis entro 100 metri da scuole, parchi giochi, asili nido o altre strutture frequentate da giovani. Il possesso e il consumo di cannabis resteranno vietati per i minori di 18 anni.
Il Ministro della Salute: “Nuovo approccio per proteggere i giovani e contrastare la criminalità”
Il governo aveva già raggiunto un accordo sul disegno di legge alla fine di novembre. In seguito, il Ministro della Salute Karl Lauterbach (SPD) aveva espresso il suo sostegno, descrivendo la legge come un “nuovo approccio per tenere i giovani il più lontano possibile dalle droghe, contrastare il mercato nero e controllare le sostanze”. Nonostante ciò, sono emerse critiche da parte di alcuni rappresentanti dell’SPD, medici e forze di polizia. In particolare, alcune preoccupazioni sono state sollevate riguardo alla definizione delle distanze minime da scuole e asili nido per il consumo di cannabis.
La coalizione ha sottolineato che non sono state apportate modifiche sostanziali ai piani originali, se non per quanto riguarda i controlli sull’efficacia della legge. Invece di attendere quattro anni per una valutazione complessiva, si è deciso per un approccio graduale: una prima valutazione sarà effettuata dopo un anno dall’entrata in vigore della legge, una seconda dopo due anni e una valutazione finale dopo quattro anni. Anche in questo processo di monitoraggio e valutazione, l’esperienza dell’Ufficio Federale di Polizia Criminale sarà fondamentale.
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