Baerbock a Israele: “Un’offensiva a Rafah sarebbe ingiustificabile!”
La ministra tedesca degli Esteri Annalena Baerbock ha esortato nuovamente le forze israeliane a desistere da un’offensiva militare nell’area meridionale della Striscia di Gaza, in particolare nella città di Rafah, in cui si affolla più di un milione di palestinesi sfollati.
Israele vuole attaccare Rafah. L’appello di Annalena Baerbock: “Non fatelo!”
Questo appello segue le recenti dichiarazioni del ministro della Difesa israeliano Yoav Galant, riportate dal quotidiano Times of Israel, che ha dichiarato di voler espandere le operazioni militari anche nella zona di Rafah, con l’obiettivo di distruggere le brigate locali di Hamas.
Il problema è che a Rafah vivono moltissimi sfollati in fuga dai combattimenti, parliamo di 1,3 milioni di persone, più della metà della popolazione di Gaza, che ammonta a circa 2.2 milioni. Per questa ragione, la ministra tedesca si è detta sconvolta dall’annuncio di Galant.
Leggi anche:
Soluzione a due Stati, anche la Germania critica Netanyahu
“In questo momento, agire militarmente a Rafah, dove risiedono oltre 1,3 milioni di persone in fuga dai combattimenti, non sarebbe in alcun modo giustificabile” ha dichiarato Baerbock in un’intervista rilasciata all’emittente RND. “La maggior parte delle vittime di questo conflitto sono donne e bambini innocenti. Potrebbero essere i nostri figli” ha sottolineato, aggiungendo che gli oltre 2 milioni di abitanti della Striscia “non possono semplicemente sparire nel nulla”.
Sono intanto passati 4 mesi dall’attacco di Hamas nel sud di Israele
L’annuncio di Galant giunge a quattro mesi dall’attentato terroristico di Hamas nel sud di Israele, che il 7 ottobre ha provocato 1200 vittime e 250 ostaggi. Da allora le truppe di terra israeliane hanno bombardato la Striscia e in seguito dato impulso a un’operazione di terra per contrastare Hamas. Non avrebbero però mai raggiunto la zona meridionale, al confine con l’Egitto, dove si trovno proprio la città di Rafah e l’omonimo valico di frontiera.
Secondo Baerbock, un’offensiva su Rafah sul modello di quanto già attuato dalle forze israeliane contro i battaglioni di Hamas nell’area di Khan Younis, non farebbe altro che aggravare una situazione umanitaria già critica, con 27000 palestinesi uccisi finora (di cui il 70% donne e bambini) e oltre un milione di sfollati.
La comunità internazionale guarda con apprensione agli sviluppi della crisi, mentre si rinnovano gli appelli ad avviare colloqui di pace, per porre fine a quella che è già una delle più gravi crisi umanitarie del Medio Oriente.
P.S. Se questo articolo ti è piaciuto, segui Il Mitte su Facebook!