Wagenknecht contraria a vietare AfD: “L’ultradestra si combatte mettendo fine alla cattiva politica”

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Sahra Wagenknecht Foto: EPA-EFE/OMER MESSINGER

Sahra Wagenknecht, ex Linke e leader del nuovissimo partito Alleanza Sahra Wagenknecht (BSW), si è espressa contro l’ipotesi di vietare AfD, il partito di ultradestra guidato da Alice Weidel e Tino Chrupalla. Le sue posizioni, insieme a una serie di altre considerazioni sul suo indirizzo politico, sono state rese nel corso di un’intervista rilasciata all’interno del noto programma televisivo “Bericht aus Berlin”, dell’emittente ARD.

Vietare AfD? Sahra Wagenknecht è contraria: “Non servirebbe a nulla”

Wagenknecht ha riconosciuto che all’interno di AfD è presente una corrente di estrema destra, tuttavia ha precisato che non si tratta di una caratteristica emersa di recente, ma, al contrario, nota da tempo. Tuttavia, il dibattito sulla messa al bando del partito starebbe avendo luogo ora poiché AfD ha acquisito maggiore forza elettorale.

“Se la politica attuale delude e le persone vogliano votare per AfD come forma di protesta, la soluzione non può essere vietare questo partito. Piuttosto, si dovrebbe porre fine alla cattiva politica e in questo modo AfD avrebbe meno elettori. Questa dovrebbe essere la soluzione” ha chiarito la leader del BSW.


Sahra Wagenknecht

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Incalzata sulla questione di quando sarebbe invece necessario avviare una procedura per mettere fuorilegge un partito, Wagenknecht ha ricordato come perfino il tentativo di vietare l’NPD non abbia avuto successo, in passato. “E l’NPD era davvero un partito con neonazisti, con un forte estremismo di destra” ha spiegato, ribadendo che il dibattito su AfD va affrontato in modo oggettivo, in termini di contenuto.

“È vero che ci sono nazisti in questo partito, ma nonostante ciò, ovviamente, la signora Weidel non è una nazista“. Wagenknecht ha inoltre dichiarato che un po’ più di differenziazione farebbe bene al dibattito, “perché con questa isteria irrazionale stiamo solo aiutando l’AfD ad ottenere più voti”.

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Alice Weidel, co-leader federale di AfD. Olaf Kosinsky, CC BY-SA 3.0 DE <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/de/deed.en>, via Wikimedia Commons

Differenze programmatiche tra il BSW e AfD

Sul piano programmatico, Sahra Wagenknecht intravede nette differenze tra il suo partito e AfD, soprattutto per quanto concerne le politiche sociali ed economiche. “AfD ha una fede cieca nel mercato” ha affermato la leader del BSW, specificando che il partito di ultradestra si oppone all’aumento del salario minimo, alla regolamentazione degli affitti e non supporta misure per aumentare le pensioni o per sollevare gli ospedali dalla pressione del rendimento. Obiettivi che invece il partito di Wagenknecht intenderebbe perseguire.

Il nuovo partito di Wagenknecht non metterà in discussione l’euro

Quanto alla “questione euro”, Wagenknecht ha assicurato che, nonostante in passato abbia assunto posizioni critiche, il suo nuovo partito non metterà in discussione la moneta unica europea. Abolire l’euro, infatti, porterebbe ad un “caos considerevole e a una notevole speculazione valutaria”. Piuttosto, si dovrebbero affrontare le difficoltà che alcuni Paesi incontrano con l’euro, per scongiurare un aumento delle disuguaglianze sociali.

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