Su Görlitzer Park è scontro fra sindaco di Berlino e cittadini: “chiuderlo non è una soluzione”
Il sindaco di Berlino, Kai Wegner, ha recentemente proposto di chiudere Görlitzer Park durante le ore notturne per un intero anno, un’idea che ha scatenato un acceso dibattito tra i cittadini e le autorità locali. La proposta mira a contrastare i problemi di sicurezza e degrado che si sono intensificati nell’area, ma ha incontrato la resistenza di molti residenti che vedono nel parco un punto di ritrovo e di libertà. Nonostante la controversia, la decisione finale sulla costruzione della recinzione che separerebbe il parco dal resto della città è ancora in discussione tra il Senato e il distretto interessato.
Chiudere Görlitzer Park di notte è una soluzione?
La visita del Senato a Görlitzer Park non è passata inosservata, poiché è stata caratterizzata da proteste vibranti da parte dei residenti della zona. Essi richiedono maggiore coinvolgimento nella decisione e si oppongono fermamente all’idea della recinzione, ritenendo che non rappresenti una soluzione sostenibile al problema. In particolare, Clara Herrmann, sindaco del distretto di Friedrichshain-Kreuzberg, ha espresso il suo disaccordo sull’efficacia della chiusura notturna del parco, sottolineando come la misura potrebbe non essere la risposta adeguata alle sfide sociali e di sicurezza che il parco presenta.
Il deputato di Die Linke “il Senato gira per Kreuzberg come se facesse un safari”
Anche Die Linke si è schierata contro il progetto, sostenendo che la realizzazione della recinzione potrebbe semplicemente spostare i problemi sociali e di sicurezza nei quartieri adiacenti, senza risolverli realmente. “È ora di finirla con politica simbolica a la law-and-order”, ha dichiarato Elif Eralp, portavoce della politica migratoria per il gruppo parlamentare di Die Linke, definendo anche “legalmente discutibile come il Senato voglia far rispettare con ogni mezzo il progetto di recinzione di Görli”. Durante la visita di Wegner a Görli, che si è svolta con la protezione della polizia, le proteste dei cittadini si sono intensificate, con slogan che chiedevano un approccio più inclusivo nella gestione della questione. I manifestanti hanno evidenziato come il parco sia un bene comune e che la sua chiusura notturna potrebbe avere un impatto negativo sulla coesione sociale della comunità.
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Parallelamente, l’iniziativa dei residenti “Bizim Kiez” ha organizzato una manifestazione intitolata “Görli resta aperto!”, che ha visto la partecipazione di numerosi cittadini desiderosi di difendere il diritto di accesso al parco anche nelle ore notturne. Il messaggio che emerge da queste manifestazioni è chiaro: i residenti non vogliono rinunciare alla libertà di fruire del parco senza restrizioni temporali, sottolineando l’importanza di questo spazio verde come luogo di incontro, relax e attività ricreative per la comunità. Anche il deputato dei Verdi Canan Bayram ha sostenuto le proteste, mentre quello di Die Linke Pascal Meiser ha criticato il tour del parco tenutosi lunedì, nel quale il sindaco e i suoi accompagnatori sono stati scortati dalle forze dell’ordine fra le proteste dei cittadini inferociti. “Invece di girare per Kreuzberg come se fosse un safari, il Senato farebbe meglio ad ascoltare in prima persona ciò che la gente di qui ha effettivamente da dire”, ha dichiarato Meiser al Tagesspiegel.
Fino a questo momento, non è ancora stato stabilito un termine preciso per la costruzione della recinzione, e il dibattito tra il Senato e il distretto continua senza tregua.
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