Manifestazioni contro l’ultra destra: a Berlino e Potsdam, anche il governo scende in piazza

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Un manifestante tiene un cartello con la scritta "Tutti odiano i nazisti" durante una manifestazione contro i partito di ultra destra AfD davanti alla Porta di Brandeburgo a Berlino, il 14 gennaio 2024. Foto: EPA-EFE/CLEMENS BILAN

Völkisch” non è un aggettivo che in Germania si possa usare a cuor leggero. Il suo significato raggruppa le idee di nazionalismo e populismo e si usa per definire i movimenti che aspirano alla costituzione dim un etnostato, ovvero di una nazione popolata solo da persone dello stesso gruppo etnico. Dopo il reportage di Correctiv sull’incontro segreto fra AfD e i movimenti identitari, nel quale si è parlato di “rimigrazione” e si sono esposti i piani per possibili deportazioni di massa, moltissimi tedeschi sono tornati a chiedere la messa al bando del partito di ultra destra, proprio in quanto “Völkisch”, nazionalista, identitario, xenofobo e quindi contrario ai valori sui quali si fonda la repubblica federale tedesca.

Anche il Cancelliere e la Ministra degli Esteri in piazza contro l’ultra destra

Proprio per questo, nella giornata di domenica, migliaia di persone si sono mobilitate per manifestare contro l’ultra destra a Berlino e Potsdam. Diversi esponenti politici e della scena dell’attivismo, come Luisa Neubauer di Fridays for Future Germania, hanno preso una posizione chiara e ci tengono a far sapere che esiste una Germania disposta a scendere in piazza contro le istanze di AfD. Perfino il Cancelliere Olaf Scholz (SPD) e la Ministra degli Esteri Annalena Baerbock (Verdi) hanno partecipato all’evento nella capitale del Brandeburgo, sull’Altmarkt. Il sindaco di Potsdam Mike Schubert (SPD), che ha indetto la manifestazione, ha poi dichiarato che ben di 10.000 persone si sono radunata per protestare contro l’ultra destra e per i valori della democrazia e ha paragonato i piani di deportazione discussi nell’ormai celebre incontro ai “periodi più bui della storia tedesca”.


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A Berlino, davanti alla Porta di Brandeburgo, era presente invece la leader di Die Linke Janine Wissler. Qui si sono radunate diverse migliaia di persone, secondo le stime della polizia. Gli organizzatori hanno parlato addirittura di 25.000 partecipanti. I cartelli recavano slogan come “Difendere la democrazia” e “L’AfD non è un’alternativa”, i berlinesi hanno manifestato la volontà di difendere la città e il Paese da vecchi e nuovi estremismi. Il tema della messa al bando del partito di Höcke, Weidel e Chrupalla torna ad animare il dibattito pubblico in Germania, fra i dubbi dei conservatori (come il leader della CDU Friedrich Merz, il quale si è detto contrario, poiché un divieto trasformerebbe i militanti di AfD in “martiri” politici), alle veementi richieste delle forze più progressiste del Paese (Neubauer, per esempio, ha chiesto espressamente la messa al bando tramite i propri canali social).

Resta da vedere se tali mobilitazioni riusciranno ad arginare l’ascesa dell’ultradestra, che sta guadagnando consensi specie nelle regioni orientali del Paese.

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