L’esercito tedesco potrebbe aprire agli stranieri: lo dice il ministro della difesa

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Nato Il Ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius si rivolge ai media accanto ai veicoli da combattimento di fanteria Puma durante la sua visita alla seconda Compagnia del Battaglione Logistico 171 della Bundeswehr, in un'area di addestramento della fanteria corazzata ad Altengrabow, il26 gennaio 2023. Foto: EPA-EFE/HANNIBAL HANSCHKE

L’esercito tedesco apre agli stranieri. O meglio, non esclude questa possibilità. La proposta di consentire l’accesso alla Bundeswehr anche a chi non ha il passaporto tedesco è stata avanzata dallo stesso ministro della difesa, Boris Pistorius (SPD).

Stranieri nell’esercito tedesco: la proposta di Pistorius

“Non saremmo i primi in Europa a farlo”, ha dichiarato il ministro al Tagesspiegel, facendo l’esempio della Francia, che consente anche a chi non è francese di arruolarsi nella legione straniera.

Questa proposta arriva in un momento molto delicato per l’esercito tedesco, che conta attualmente circa 180.000 effettivi, ben 20.000 in meno rispetto all’obiettivo ideale di 203.000 unità. L’idea di Pistorius potrebbe dunque portare a una compensazione, che al momento non è possibile, visto che la legge attuale consente solo ai cittadini tedeschi di prestare servizio come militari di professione, mentre gli stranieri possono farlo solo in casi eccezionali. Il quadro normativo, tuttavia, potrebbe cambiare presto.


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“Dobbiamo pensare in modo più europeo, nella ricerca di giovani motivati a servire nella Bundeswehr” ha dichiarato al Rheinische Post anche l’esperta di difesa dell’FDP Marie-Agnes Strack-Zimmermann. La deputata liberale ritiene inoltre che gli stranieri dovrebbero poter ottenere più facilmente la cittadinanza, svolgendo efficacemente servizio nell’esercito.

Condivide questa posizione anche l’Unione formata da CDU e CSU. “L’idea di base è corretta” è il commento di Johann Wadephul, esperto di difesa della CDU, che sempre al Rheinische Post ha però dichiarato che in tutto questo è fondamentale l’aspetto organizzativo e ha ribadito l’importanza della piena conoscenza della lingua tedesca, come requisito per il reclutamento. Del resto, già a maggio del 2023, la CDU aveva avanzato una proposta analoga, limitandola però ai soli cittadini dell’UE residenti in Germania. L’idea è ora quella di includere anche gli stranieri extra-UE, ovviamente a determinate condizioni.

Dopo le aperture del ministro Pistorius, dei liberali e dei cristiano-democratici, quindi, il dibattito sul tema pare essere ripartito e sembra che il futuro della Bundeswehr possa essere determinato anche dall’integrazione europea della difesa.

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