Mercoledì sera, la nota attivista per il clima Greta Thunberg si è presentata a sorpresa a un raduno pro-Palestina tenutosi a Lipsia, dove ha tenuto anche un breve discorso.
Stando a quanto riportato per primo dalla testata “Leipziger Volkszeitung”, la 21enne svedese avrebbe invece ignorato una manifestazione ambientalista di Ultima Generazione, tenutasi poco prima per le strade della città.
Greta Thunberg a Lipsia: “Non si può tacere quando è in corso un genocidio”
Nel corso dell’evento a sostegno della Palestina, organizzato dal gruppo Handala presso la piazza del mercato di Lipsia, Thunberg ha espresso vicinanza ai palestinesi della Striscia di Gaza in un breve intervento di circa 48 secondi, successivamente diffuso online, sulla piattaforma X.
“Non possiamo tacere. Nessuno può tacere quando è in corso un genocidio e quando alle persone vengono negati i bisogni umani fondamentali. Dobbiamo sempre far sentire la nostra voce contro l’oppressione, contro l’imperialismo, contro la guerra, contro la discriminazione e il razzismo in tutte le sue forme. Stare al fianco della Palestina significa essere umani. Non dobbiamo permettere di essere ridotti al silenzio” ha dichiarato Thunberg. A destare stupore è stato anche il fatto che l’attivista svedese non abbia partecipato a una manifestazione del gruppo di attivisti del clima di Ultima Generazione, avvenuta poco prima, sempre a Lipisa.
Le dichiarazioni pro Palestina di Thunberg e la distanza da Fridays For Future Germania
Greta Thunberg aveva già espresso più volte, in passato, la sua solidarietà alla causa palestinese, cosa che in parte ha creato una certa distanza da Fridays For Future Germania.
“Fridays for Future, in Germania, agisce come organizzazione indipendente e ha da tempo superato Greta come persona” ha commentato ufficialmente il movimento a riguardo e anche Luisa Neubauer, la sua più famosa esponente tedesca, si è pubblicamente dissociata da alcune dichiarazioni di Thunberg sul conflitto mediorientale.
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Intanto, resta aperto il dibattito tra chi pensa che le prese di posizione della giovane attivista svedese rischino di indebolirne l’immagine di “leader super partes” di un movimento ambientalista e chi ritiene che, essendo ormai un personaggio pubblico internazionale, Thunberg non possa che esporsi anche in modo “intersezionale”, su questioni geopolitiche e diritti in senso lato. Di sicuro, è una figura che continua a far discutere e a dividere l’opinione pubblica.
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