Germania, in 900.000 contro la destra. Wagenknecht: “Non indeboliranno AfD. Il problema è il governo”

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Sahra Wagenknecht Foto: EPA-EFE/OMER MESSINGER

Sahra Wagenknecht, ex esponente di spicco di Die Linke e attualmente leader del neonato partito BSW, getta acqua sul fuoco dell’entusiasmo che molti hanno mostrato nel vedere quasi un milione di persone (circa 900.000, secondo stime approssimative) scendere in piazza contro l’ultradestra, nel fine settimana.

La protesta è stata innescata dalle rivelazioni di Correctiv su un incontro tenutosi il 25 novembre a Potsdam, al quale avrebbero partecipato esponenti dell’estrema destra europea, membri di AfD e dell’Unione dei cristiano-democratici. Durante questo incontro sarebbero stati discussi piani di espulsione di massa di un gran numero di persone di origine straniera, operazione definita “remigrazione”.


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Sahra Wagenknecht commenta le proteste contro l’estrema destra: “

Wagenknechrt ritiene tuttavia che nulla di tutto questo indebolirà Alternativa per la Germania, uno degli obiettivi delle proteste degli ultimi giorni.

“AfD non è forte perché improvvisamente ci sono molti elettori di estrema destra, ma perché la politica a Berlino sta fallendo in modo disastroso” ha commentato la deputata. Wagenknecht ha inoltre dichiarato che le manifestazioni degli ultimi giorni dimostrano che molti sono preoccupati perché un partito “che conta tra le proprie file estremisti di destra” sta diventando sempre più forte, ma ha ribadito che le proteste non dovrebbero distogliere l’attenzione dal “principale responsabile” dei successi elettorali di AfD.

E quel responsabile è il governo federale, con la sua inettitudine, arroganza e politica clientelare, che giustamente indigna i cittadini” ha precisato la leader del BSW, aggiungendo che se i politici della “coalizione a semaforo” partecipano a queste proteste popolari, “si tratta di pura ipocrisia e falsità, poiché in realtà stanno protestando contro loro stessi e contro i frutti della loro politica”.

Secondo la deputata, insomma, le manifestazioni degli ultimi giorni, per quanto massicce e motivate, non intaccheranno il consenso di cui gode Alternativa per la Germania presso una parte dell’elettorato tedesco, né impediranno la nascita o il rafforzamento di ulteriori formazioni “antisistema”. Insomma, per Sahra Wagenknecht, l’avversario politico prioritario resta uno: il governo Scholz.

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