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Gassi alla Willy Brandt Haus, fra poetica e politica

di Elena e Paolo Brasioli. Disegni di Paolo Brasioli

Oggi, Gassi all’angolo – ma proprio stretto stretto – tra due strade! Si va alla Willy Brandt Haus, che ha il primato di essere stata la prima nuova sede, post unione, di un partito federale a Berlino ad essere stata inaugurata, nel 1996. L’ubicazione nel vecchio quartiere di tradizione operaia di Kreuzberg faceva parte volutamente del programma.

Una sfida architettonica

La sfida architettonica, non indifferente, risiedeva non solo nella forma molto affusolata del lotto della proprietà individuata per la costruzione, ma anche nel desolato ambiente urbano che, ancora negli anni ’90, si percepiva lì a causa delle gravi ed estese distruzioni della seconda guerra mondiale. Infatti, qui si trovavano numerose aree dismesse, insediamenti postbellici senza un preciso contesto urbano e, nelle immediate vicinanze, era in itinere la riorganizzazione urbanistica di Mehringplatz.

di Paolo Brasioli

In questo scenario così eterogeneo si pone in un accento sorprendente e speciale proprio la sede politica costruita nel 1993-96 secondo i progetti del professor architetto Helge Bofinger (1940-2018) e intitolata all’innovatore dell’Ostpolitik, sindaco di Berlino, Presidente del Bundesrat, e poi Cancelliere federale della Germania fino al 1974, Willy Brandt (1913-1992).


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Volumi e modernismo classico alla Willy Brandt Haus

La caratteristica dell’edificio, alto ben sette piani, è ovviamente, la parte di testa del blocco. Infatti gli ultimi tre piani si sporgono coraggiosi in avanti sopra i sottostanti a forma concava. I balconi del sesto piano, che sporgono diagonalmente dalle linee dell’edificio delle facciate laterali creano ulteriore dinamismo e allo stesso tempo ricordano il ponte di un piroscafo, il cui capitano, cioè il presidente del partito, risiede nell’ufficio adiacente.

Poi, la bandiera sventolante in alto fa… navigare il tutto. Davvero geniale! Il prospetto esterno è caratterizzato da ampie superfici finestrate, incorniciate da un ampio reticolo di lastre di pietra calcarea chiara. Al centro dell’edificio si trova un cortile triangolare a tutta altezza, completamente vetrato, utilizzato anche per eventi culturali con una scultura bronzea di Willy Brandt. Nella parte posteriore un passaggio attraversa l’edificio.

di Paolo Brasioli

Negozi, un fioraio, una fornita libreria ed un ristorante animano la vita del piano terra. Con le sue linee chiare e decise, la dinamica e la trasparenza delle sue facciate, il maestro Bofinger seguì la tradizione del modernismo classico. Ed essa infatti regge sicuramente il confronto con la famosa IG Metall Haus del 1930 di Erich Mendelsohn (1887-1953), che si trova su un terreno di forma simile dall’altra parte di Mehringplatz ed alla quale, per molti aspetti, sicuramente si riferisce.

Insomma la nostra Willy Brandt Haus risulta essere una costruzione dinamica, piacevole e molto comunicativa, che onora pienamente il proprio spirito di servizio e mandato civico rappresentativo, trattandosi di una sede fisica di un pensiero politico! Ancora una volta quindi, nella ricostruzione postunitaria, Berlino si é arricchita di una coerente, poetica e bella immagine architettonica! Fantastisch! Tschüss…

L’autore: Architetto Paolo Brasioli – Quattro | architectura

Provenendo da una famiglia di artisti veneti, Paolo Brasioli è stato influenzato presto dal ricco patrimonio culturale e artistico italiano. Fondamentale è stata l’influenza di suo padre, Alfredo Brasioli, rinomato fumettista, illustratore e grafico italiano.

Il suo lavoro fino ad oggi si è concentrato sulla costruzione di hotel di alta qualità e sull’interior design per abitazioni, hotel e strutture di gastronomia e benessere, così come sulla creazione di mobili, lampade, accessori e arte.

Ha lavorato con rinomate compagnie e gruppi alberghieri come Best Western, Crowne Plaza, Falkensteiner, Hilton, Hyatt, Le Meridien, Leonardo Hotels, Marriott, NH Hotels, Rocco Forte Hotels e Sheraton. Molte delle sue creazioni sono state esposte in rinomate fiere d’arte e di design.

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