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Dichiarazione dei redditi 2023 in Germania: scadenze e consigli pratici

Per chi vive in Germania da expat, la dichiarazione dei redditi è quasi sempre uno dei più complessi “misteri” da decifrare. Quando si tratta di burocrazia, infatti, il sistema tedesco non è secondo a nessuno, neppure al pur complesso sistema italiano. Per aiutarvi a fare le scelte giuste, in questa materia sicuramente complessa, vi proponiamo anche quest’anno una guida alla presentazione della dichiarazione dei redditi in Germania per l’anno fiscale 2023 (ovvero quella che dovrà essere presentate nell’anno in corso, 2024).

Questo articolo è pensato con l’intento di fornire un’analisi chiara e concisa, ma necessariamente generale: se la vostra situazione presenta particolari specifiche, che sono fonte di dubbi sulla procedura corretta, vi invitiamo sempre a rivolgervi a un professionista del settore. In questa sede ci limiteremo ad analizzare la situazione di chi è obbligato a presentare una dichiarazione dei redditi, i termini di presentazione, le possibili proroghe e le conseguenze del mancato rispetto delle scadenze. Inoltre, vi offriremo alcuni consigli pratici su come accelerare l’elaborazione della vostra dichiarazione dei redditi, assicurandovi che possiate navigare il processo con la massima efficienza e con una comprensione approfondita delle vostre responsabilità fiscali.

Chi deve presentare la dichiarazione dei redditi in Germania?

La dichiarazione dei redditi deve essere presentata da un’ampia gamma di contribuenti, mentre per altri è facoltativa e volontaria. Sono obbligati a presentarla i lavoratori autonomi, i liberi professionisti e i commercianti. Nel caso delle coppie sposate, a determinare l’obbligo può essere anche la combinazione delle classi fiscali. Devono inoltre presentare la dichiarazione coloro che hanno ricevuto più di 410 euro di prestazioni sostitutive del salario o hanno un reddito aggiuntivo di più di 410 euro oltre al salario da lavoro dipendente.

Questo obbligo si estende anche a coloro che hanno investimenti, proprietà in affitto, o altre fonti di reddito indipendenti dal lavoro, che potrebbero non essere soggette a ritenuta alla fonte. Inoltre, se avete cambiato lavoro o avete avuto più datori di lavoro nel corso dell’anno, è probabile che dobbiate presentare una dichiarazione per assicurarvi che tutte le imposte siano state correttamente calcolate e pagate. È importante sottolineare che anche i pensionati e gli studenti, se percettori determinate fonti di reddito (derivanti, per esempio, dall’affitto di proprietà) possono essere tenuti a presentare una dichiarazione. Inoltre, se avete ricevuto eredità o donazioni significative, o se avete realizzato plusvalenze dalla vendita di beni o investimenti, potreste essere tenuti a dichiarare questi redditi.

Se presento la dichiarazione dei redditi, dovrò necessariamente pagare le tasse?

Presentare la dichiarazione dei redditi non equivale a essere tassati: questo accade solo quando il reddito supera la franchigia fiscale di base, che nel 2023 è stata portata a 10.908 euro e nel 2024 passerà a 11.604. In tal caso, a essere tassato è l’importo eccedente.

Quando devo presentare la dichiarazione dei redditi?

Le scadenze per la presentazione della dichiarazione dei redditi variano a seconda che si scelga di compilare la dichiarazione autonomamente o di affidarsi a un consulente fiscale (in questo secondo caso, si ha più tempo a disposizione). Tuttavia, l’ufficio delle imposte può richiedere la dichiarazione dei redditi prima della scadenza abituale in determinate circostanze. È importante notare che la scadenza per la presentazione della dichiarazione dei redditi è stata regolarmente posposta a partire dall’anno fiscale 2019, soprattutto in considerazione dei problemi logistici e colli di bottiglia che la pandemia ha comportato nelle pubbliche amministrazioni. Progressivamente, tuttavia, gli uffici delle imposte tedeschi stanno cercando di rimettersi al passo e quindi di tornare alle vecchie scadenze.

Se, nel corso di quest’anno, desiderate preparare da soli la vostra dichiarazione dei redditi per il 2023, senza rivolgervi a un commercialista, avete tempo fino al 31 agosto 2024. Poiché il 31 agosto cade nel fine settimana, la finestra temporale per la presentazione della dichiarazione dei redditi si sposta al giorno lavorativo successivo, ovvero lunedì 2 settembre 2024.

La scadenza della dichiarazione per l’anno in corso, invece, è fissata al 31 luglio 2025.

Queste scadenze si applicano a chi procede autonomamente tramite il portale ufficiale ELSTER, tramite i moduli forniti dal Finanzamt locale, oppure tramite i tanti servizi online che assistono il contribuente, in varie lingue, nella presentazione della dichiarazione. Chi si rivolge a un consulente fiscale, invece, può contare su un tempo di dichiarazione più lungo di sette mesi, il che rende l’ipotesi di rivolgersi a un commercialista un’ottima soluzione, se ci si rende conto di non essere in grado di portare a termine la pratica entro la scadenza prevista. I consulenti fiscali, per esempio, hanno ancora tempo fino al 31 luglio 2024 per presentare la dichiarazione per l’anno fiscale 2022.

Cosa succede se presento la dichiarazione dei redditi in ritardo?

Se la dichiarazione dei redditi viene presentata in ritardo, l’Agenzia delle Entrate può applicare sanzioni, tra cui una sovrattassa per la presentazione tardiva, una sanzione e gli interessi di mora. Queste sanzioni possono essere significative e aumentare nel tempo, quindi è cruciale fare tutto il possibile per evitare ritardi. In alcuni casi, se il ritardo è dovuto a circostanze imprevedibili e fuori dal vostro controllo, potreste essere in grado di presentare una richiesta di riduzione delle sanzioni. Tuttavia, questo non è garantito e la decisione finale spetta all’ufficio delle imposte. È importante anche capire che la presentazione tardiva può avere conseguenze oltre le sanzioni finanziarie. Ad esempio, potrebbe ritardare eventuali rimborsi fiscali a cui avete diritto e potrebbe attirare un maggiore esame delle vostre finanze da parte delle autorità fiscali. Inoltre, la presentazione tardiva può influenzare negativamente il vostro credito fiscale, rendendo più difficile ottenere prestiti o finanziamenti in futuro.

L’eventuale multa deve essere pagata in aggiunta all’imposta. Di norma, l’ufficio delle imposte ha poteri discrezionali solo se la dichiarazione dei redditi viene ricevuta entro 14 mesi dalla fine dell’anno fiscale. Durante questo periodo, l’ufficio delle imposte può e deve richiedere una sovrattassa per ritardato pagamento, in ragione dello 0,25% dell’imposta accertata e per una cifra corrispondente a non meno di 25 euro al mese.

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Posso chiedere una proroga?

La proroga della scadenza per la presentazione della dichiarazione dei redditi può essere richiesta solo in casi eccezionali e non è garantita, bensì deve essere approvata dall’ufficio delle imposte. Per richiedere una proroga, dovrete fornire una giustificazione valida e documentazione a supporto della vostra richiesta. Le circostanze che possono giustificare una proroga includono gravi malattie, calamità naturali o altri eventi straordinari che vi impediscono di rispettare la scadenza. La richiesta va presentata per iscritto, proponendo una nuova scadenza. Se vi viene concessa una proroga, riceverete la conferma della nuova scadenza entro la quale dovrete presentare la vostra dichiarazione. È fondamentale rispettare questa nuova data, per evitare sanzioni aggiuntive.

Cosa posso fare per accelerare l’elaborazione della mia pratica?

I tempi delle pubbliche amministrazioni, in Germania, possono essere molto lenti ie variare anche considerevolmente da un Land all’altro e da una città all’altra. Ci sono, tuttavia, alcuni accorgimenti che si possono adottare per mettere la propria pratica nelle condizioni di essere sbrigata il più rapidamente possibile, compatibilmente con le capacità di lavorazione del Finanzamt di riferimento.

Per ottenere un’elaborazione più rapida, è consigliato, per esempio, presentare la dichiarazione dei redditi in formato digitale e non cartaceo. Va bene tanto utilizzare il portale ELSTER quanto avvalersi dei servizi online. Se si sceglie di compilare e consegnare moduli cartacei, la revisione della pratica sarà più lenta.


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È consigliabile anche evitare la presentazione di troppi documenti: quando presentate la dichiarazione, limitatevi ai documenti e alle ricevute indispensabili. Se il Finanzamt avrà bisogno di altra documentazione, vi farà pervenire una richiesta.

Importantissimo, inoltre, sarà assicurarsi che le informazioni generali siano sempre aggiornate, per evitare incongruenze. Ricordatevi, quindi, di comunicare sempre tempestivamente cambi di indirizzi, di stato civile e altre informazioni potenzialmente rilevanti per il vostro profilo fiscale.

Se avete già tutta la documentazione che vi serve, inoltre, inviarla in anticipo rispetto ai limiti di tempo previsto permetterà alla vostra pratica di essere evasa quando l’ufficio di riferimento lavora a un ritmo relativamente tranquillo, mentre, se la presenterete nei periodi “caldi”, è più probabile che finisca nei “colli di bottiglia” che, inevitabilmente, si creano a causa di tutti i contribuenti che presentano la dichiarazione dei redditi all’ultimo momento.

Infine, prendetevi un po’ di tempo in più, prima di inviare la vostra dichiarazione dei redditi, per rivederla e correggere eventuali errori prima della presentazione, poiché gli errori possono causare ritardi significativi e richiedere molteplici controlli, anche se si tratta di sviste banali che avrebbero potuto essere emendate con un semplice “clic”.

Inoltre, se avete diritto a detrazioni o crediti fiscali, assicuratevi di avere tutta la documentazione necessaria pronta e organizzata. Questo può includere ricevute, fatture, e altri documenti che supportano le vostre rivendicazioni. Presentare una dichiarazione completa e accurata è il modo migliore per garantire che venga elaborata senza intoppi.

Da ultimo, in caso di dubbi sulla propria posizione fiscale, nulla può sostituire la consulenza di un professionista del settore.

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