Sciopero dei treni giovedì e venerdì: il sindacato tedesco non cede

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Lo sciopero dei macchinisti della Deutsche Bahn (DB) sta causando notevoli disagi al traffico ferroviario in tutta la Germania, durante un periodo particolarmente delicato: quello prenatalizio. Il sindacato tedesco dei macchinisti (GDL) ha infatti indetto un nuovo sciopero di avvertimento, dalle 22.00 di giovedì sera alle 22.00 di venerdì sera, coinvolgendo i dipendenti del trasporto a lunga percorrenza, del trasporto regionale e dei treni locali di Berlino e Amburgo.

Il sindacato rassicura: sarà l’ultimo sciopero del 2023

L’obiettivo dichiarato di questa azione sindacale è quello di esercitare pressione su Deutsche Bahn, dopo il fallimento delle trattative sindacali, concedendo però ai passeggeri tedeschi una “tregua” più lunga per le feste: questo sarà infatti l’ultimo sciopero del 2023, così che il pubblico possa viaggiare senza ulteriori problemi durante le festività.

Il presidente del GDL, Claus Weselsky, aveva del resto annunciato mobilitazioni significative, dopo aver abbandonato il tavolo delle trattative con DB, per il mancato raggiungimento di un accordo sulla riduzione dei turni di lavoro e sulle modifiche salariali. L’ultimo sciopero di avvertimento indetto dal sindacato risale a meno di quattro settimane fa: in quell’occasione, l’80% dei viaggi a lunga percorrenza è stato cancellato, con un impatto particolarmente marcato sul trasporto regionale in alcuni Länder tedeschi.

Discordia con la rappresentanza sindacale del settore pubblico

Nonostante gli appelli a coordinare i negoziati con il sindacato dei dipendenti pubblici tedeschi (dbb), il GDL, che pure fa parte del dbb, sembra intenzionato ad andare avanti con le proprie azioni sindacali. “Sarebbe un’assurdità se le nostre azioni venissero silurate da scioperi della nostra stessa organizzazione associativa”, ha dichiarato recentemente Ulrich Silberbach, presidente del sindacato dei dipendenti pubblici tedeschi (dbb), al quotidiano Stuttgarter Zeitung. I negoziati per il settore pubblico sono previsti per giovedì e venerdì a Potsdam.

Le richieste del GDL: aumento di 555 Euro e riduzione dell’orario di lavoro

Il GDL è inamovibile sulle proprie richieste di riduzione dei turni di lavoro. Tuttavia, la DB ha espresso preoccupazioni riguardo all’applicabilità di tali modifiche, sostenendo che esse potrebbero comportare costi eccessivi e richiedere nuove assunzioni, in un mercato del lavoro già afflitto dalla carenza di personale qualificato.


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Oltre alla richiesta di riduzione dell’orario di lavoro da 38 a 35 ore a parità di retribuzione, il GDL vuole estendere il proprio campo di applicazione alle ferrovie e concludere contratti collettivi anche per i settori di lavoro in cui non ha ancora contratti collettivi. In particolare, ciò riguarda soprattutto le imprese di infrastrutture. Il direttore del personale della DB, Martin Seiler, tuttavia, ritiene che tali accordi non siano necessari perché il GDL non è significativamente rappresentato in questi settori.

Il conflitto tra le parti potrebbe giungere a una svolta il 19 dicembre, quando saranno disponibili i risultati dello scrutinio dei membri del GDL. Se il 75% dei partecipanti voterà a favore, gli scioperi a tempo indeterminato potrebbero diventare una reale possibilità.

La DB ha offerto un aumento salariale dell’undici per cento su un periodo di 32 mesi, oltre al bonus di compensazione dell’inflazione richiesto, ma queste proposte non sembrano soddisfare le richieste del sindacato, che cerca un ulteriore incremento mensile di 555 Euro e la già citata riduzione dell’orario.

Nonostante la rappresentatività relativamente limitata, in termini strettamente numerici, del GDL, i cui contratti collettivi si applicano solo a circa 10.000 dipendenti della Deutsche Bahn, il sindacato dei macchinisti e degli assistenti ferroviari ha dimostrato la sua capacità di influenzare significativamente il trasporto a livello nazionale, dando un peso negoziale notevole alle richieste dei lavoratori che ne fanno parte.

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