Baviera: i crocifissi saranno esposti in tutti gli edifici pubblici. Lo conferma il tribunale

crocifissi

Quello sui crocifissi negli edifici pubblici non è un dibattito solo italiano: se ne parla, da alcuni anni, anche in Baviera. Il Land meridionale della Germania, tradizionalmente cattolico, vede infatti uno scontro fra il Ministro Presidente Markus Söder (CSU) e l’Associazione per la Libertà di Pensiero (Bund für Geistesfreiheit) proprio su questo tema. Nel 2018, Söder ha infatti emanato un decreto che prevede la presenza di crocifissi in tutti gli edifici delle istituzioni del Land. Contro tale decreto ha fatto ricorso l’associazione, sostenendo che la presenza di simboli legati a una specifica religione nel contesto degli edifici di un’autorità pubblica costituisca una forma di discriminazione illegale nei confronti di tutte le altre comunità religiose e delle persone non credenti.

Le sentenze di Monaco e Lipsia: i crocifissi non violano il  diritto alla libertà di culto

In un primo momento, il Tribunale Amministrativo di Monaco aveva accolto il ricorso, ma la sua delibera è stata ora ribaltata dal Tribunale Amministrativo Federale di Lipsia, che questa settimana, ha invece confermato la validità del decreto, respingendo i ricorsi che ne chiedevano revoca. Per il momento, quindi, i crocifissi resteranno esposti nelle sedi delle autorità dello Stato Libero della Baviera. Secondo il Tribunale Amministrativo Federale, la loro presenza non costituisce una violazione del diritto alla libertà di culto di altre comunità e non viola il divieto di discriminazione sulla base della fede religiosa, stabilito dalla Costituzione.


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Il Tribunale Amministrativo ha ritenuto ammissibili i crocifissi in quanto “simboli passivi”, ovvero elementi la cui presenza non corrisponde a un intento di proselitismo e indottrinamento.

Il prossimo passo sarà la Corte Costituzionale

Il decreto di Söder, pur rimanendo in vigore, continua a essere oggetto di critiche: perfino le chiese cristiane lo hanno accusato di essere una mera strumentalizzazione del simbolo religioso a fini elettorali. Secondo il Ministro Presidente, invece, si tratterebbe semplicemente di una manifestazione del retaggio storico e culturale bavarese (come si legge al paragrafo 28 del regolamento interno delle autorità del Libero Stato di Baviera, che decreta l’esposizione di un crocifisso nell’area di ingresso di ogni ufficio pubblico).

Secondo i giudici di Lipsia, questa disposizione non può essere considerata illegittima in quanto, di per sé, non significa che lo Stato libero si identifichi esclusivamente con il credo cristiano.

L’Associazione per la Libertà di Pensiero, tuttavia, non si dà per vinta e ha annunciato l’intenzione di ricorrere alla Corte Costituzionale Federale di Karlsruhe.

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