Olaf Scholz contro il cessate il fuoco a Gaza: “Hamas potrebbe riprendersi”
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha dichiarato di non essere d’accordo con l’ipotesi di un immediato cessate il fuoco o di una pausa lunga nella guerra tra Israele e Hamas. Nonostante si dichiari a favore di “pause umanitarie” nell’ambito del conflitto, Scholz ritiene che uno stop di più ampio respiro non sarebbe giusto, perché significherebbe dare ad Hamas la possibilità di riorganizzarsi per attaccare di nuovo.
Le dichiarazioni del capo del governo tedesco sono arrivate domenica, nell’ambito di un evento organizzato dal quotidiano Heilbronner Stimme.
Macron chiede il cessate il fuoco e spera nel supporto degli altri leader, ma Scholz non è d’accordo
Le dichiarazioni di Scholz si contrappongono a quelle del presidente francese Emmanuel Macron, che sabato, in un’intervista esclusiva alla BBC, ha invitato Israele a smettere di bombardare i civili. “Bambini, donne e anziani vengono bombardati e uccisi. Questo non ha alcuna giustificazione e legittimità” ha commentato Macron, aggiungendo che la Francia ha già condannato gli attacchi di Hamas a Israele e che riconosce il diritto di quest’ultimo di difendersi. Tuttavia, ha invocato un’immediata cessazione della pioggia di fuoco nella Striscia, aggiungendo che un cessate il fuoco umanitario sarebbe vantaggioso anche per Israele.
Quando gli è stato chiesto se auspicasse il supporto di altri capi di Stato e di governo, in relazione a questa presa di posizione, ha risposto: “Spero che lo facciano”. Una richiesta a quanto pare non raccolta dal cancelliere tedesco. Le dichiarazioni di Scholz, peraltro, mettono sicuramente più in prospettiva anche quanto dichiarato dalla sua ministra, Annalena Baerbock, che qualche giorno fa si era dichiarata a favore del cessate il fuoco umanitario.
Olaf Scholz: “Hamas si riprenderebbe e comprerebbe nuovi razzi”
“Non credo che la richiesta di un immediato cessate il fuoco o di una lunga pausa, che è più o meno la stessa cosa, sia giusta, perché in ultima analisi significa che Israele dovrebbe lasciare che Hamas si riprenda e compri nuovi razzi per poter sparare di nuovo”, ha affermato Scholz, aggiungendo che “questo non è accettabile”. Il cancelliere si dichiara comunque favorevole a “pause umanitarie”, che “possono avere un senso”, anche in relazione alle operazioni in corso per il rilascio degli ostaggi, per cui, dice Scholz, “Ci stiamo battendo tutti, naturalmente”.
Domenica, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha invece invitato gli Stati Uniti a far cessare l’offensiva di Israele. “È fondamentale raggiungere un cessate il fuoco”, ha dichiarato Erdogan, peraltro atteso a breve proprio da Scholz, a Berlino, per una visita controversa e contestata, visto che un tedesco su due sembrerebbe contrario. La causa delle polemiche sono le posizioni di Erdogan su Hamas, definita dal presidente turco come un'”organizzazione di liberazione”.
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Intanto, a Gaza, continua l’escalation
Durante il vertice di fine ottobre, i Paesi dell’UE si sono espressi favorevolmente alla fornitura di aiuti umanitari alla popolazione della Striscia di Gaza e dell’uscita di feriti, stranieri e persone con doppia cittadinanza dal territorio palestinese, che al momento si presenta blindato. Lunedì scorso, l’apertura del valico di frontiera di Rafah ha permesso a diverse persone, tra cui più di 200 cittadini tedeschi, di lasciare la Striscia.
Intanto, a 5 settimane dall’attacco dei miliziani di Hamas, che il 7 ottobre hanno invaso Israele a centinaia, uccidendo 1200 persone e rapendone 240, l’escalation bellica non accenna a placarsi. Da allora, infatti, Israele sta bombardando la Striscia e le vittime sono più di 11.000.
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