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In migliaia a Berlino a sostegno della Palestina: bandiera sulla Fontana di Nettuno

Sabato pomeriggio, a Berlino, una manifestazione in solidarietà con la Palestina ha superato di gran lunga le aspettative degli organizzatori, in termini di partecipazione. Le persone previste erano infatti 2000, ma la polizia ha dichiarato che alla fine se ne sono radunate circa 8.500.

Dal giorno dell’attentato di Hamas, il 7 ottobre, seguito dai bombardamenti a tappeto di Israele su Gaza, sono state registrate a Berlino 45 manifestazioni a sostegno della Palestina, 20 delle quali sono state vietate dalle autorità. Lo scorso fine settimana, a Kreuzberg hanno sfilato oltre 10.000 persone.

A manifestare in supporto della Palestina, 8500 persone: il corteo ha attraversato Mitte

L’evento si è svolto in modo rumoroso, ma prevalentemente pacifico, come dichiarato ad rbb dalla portavoce delle forze dell’ordine Anja Dierschke. Sebbene vi siano stati alcuni momenti di tensione, quindi, la protesta ha attraversato il distretto di Mitte senza incidenti gravi.


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La folla si presentava assai eterogenea, con famiglie e bambini, ma sono state segnalate anche persone che sfilavano mascherate. I presenti hanno sventolato numerose bandiere palestinesi e mostrato cartelli con scritte come “Fermiamo il genocidio a Gaza“, mentre altri cantavano slogan come “Libertà per la Palestina“. Una speaker ha chiesto la fine della “cultura dell’apartheid” e la cessazione dei bombardamenti nella Striscia di Gaza.

Alcuni manifestanti si sono arrampicati sulla Fontana di Nettuno

La manifestazione è iniziata ufficialmente alle 14:00, con i partecipanti riuniti presso la Fontana di Nettuno, di fronte al celebre Rotes Rathaus, il municipio rosso, simbolo del governo cittadino. Alcuni manifestanti si sono quindi arrampicati sulla fontana esponendo bandiere palestinesi. La polizia ha dichiarato a questo proposito, sulla piattaforma X, che “la Fontana di Nettuno è un monumento e non una pedana per la manifestazione”.

L’evento ha preso quindi ufficialmente il via intorno alle 15:00 e la marcia ha attraversato Alexanderplatz per poi fermarsi momentaneamente presso l’Humboldt Forum, dove si è tenuta una sorta di “manifestazione intermedia”. Durante il tragitto, i partecipanti hanno inoltre acceso numerose luci lungo il celebre viale berlinese Unter den Linden, proseguendo verso Friedrichstrasse e Leipziger Strasse, per poi raggiungere il punto d’arrivo di Potsdamer Platz poco prima delle 18:00.

Segnalate aggressioni contro due esponenti della stampa

La polizia ha dichiarato alla dpa che, durante la manifestazione, una giornalista sarebbe stata oggetto di un’aggressione fisica da parte di una donna, mentre rbb ha riferito che sarebbe stato aggredito anche un altro esponente della stampa.

Le forze dell’ordine hanno effettuato controlli sugli striscioni e proceduto all’arresto di alcune persone. Le cifre ufficiali parlano di 59 “misure privative della liberta personale” e 64 denunce, di cui 16 relative al sospetto di incitamento all’odio.

Il capo delle operazioni, Stephan Katte, ha sottolineato in anticipo che chiunque neghi il diritto all’esistenza di Israele commette un reato che sarà immediatamente punito. “La ripetizione di tali reati può portare immediatamente allo scioglimento di un’assemblea”, ha dichiarato Katte alla dpa.

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