Erdogan incontra Scholz a Berlino. Divergenze sul Medio Oriente, ma impegno comune per la pace
Il Presidente turco Recep Tayyip Erdogan è stato ricevuto dal Cancelliere tedesco Olaf Scholz a Berlino, nella giornata di venerdì. La visita si era annunciata fin da subito tesa, dal momento che le posizioni dei due leader sulla questione più pressante dello scacchiere geopolitico attuale – il conflitto in Medio Oriente – sono radicalmente diverse, al punto da apparire quasi inconciliabili.
Nelle scorse settimane, Erdogan aveva definito Hamas “organizzazione di liberazione”
A rendere particolarmente tesa l’atmosfera, in vista della visita di Erdogan in Germania, contribuivano i durissimi attacchi verbali contro Israele mossi nelle scorse settimane. Pur avendo condannato l’uccisione di civili israeliani nell’attacco terroristico del 7 ottobre, Erdogan aveva usato le parole “organizzazione di liberazione” per definire Hamas. Inoltre, il presidente turco aveva accusato Israele di “genocidio” nella Striscia di Gaza e messo in dubbio il diritto di Israele ad esistere. Nello specifico, aveva dichiarato che la sua “legittimità è messa in discussione dal suo stesso fascismo”.
Entrambi i leader favorevoli ai “due Stati”
Durante l’incontro, Erdogan ha rinnovato le proprie critiche all’operato di Israele nella Striscia di Gaza, condannando il massacro di migliaia di civili, inclusi bambini, donne e anziani. Ha sollecitato un immediato cessate il fuoco, evidenziando la necessità di un intervento umanitario urgente. Il Presidente turco ha sottolineato l’importanza di un impegno congiunto per garantire una pace duratura in Medio Oriente. Entrambi i leader, peraltro, sono sostenitori della soluzione dei “due Stati”.
Scholz ha ribadito, come già nei giorni scorsi, la posizione del governo tedesco circa il diritto di Israele all’autodifesa, sottolineando che il riconoscimento dell’esistenza di Israele è un principio fondamentale. E d’altra parte il cancelliere si era già espresso contro la cessazione delle ostilità da parte di Israele, motivando la propria posizione con il fatto che un vero e proprio cessate il fuoco potrebbe permettere ad Hamas di riprendersi e riorganizzarsi. Pur esprimendo disaccordi con Erdogan, Scholz ha però evidenziato la comune preoccupazione per il rischio di un conflitto più ampio nella regione e ha enfatizzato la necessità di proteggere i civili, tanto palestinesi quanto israeliani, condannando al contempo gli attacchi terroristici di Hamas e affermando che “ogni vita ha lo stesso valore”.
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Non solo Medio Oriente: la Germania promette di aiutare la Turchia nella ricostruzione post-terremoto
Parallelamente alle discussioni sul conflitto mediorientale, i colloqui hanno affrontato questioni cruciali per entrambi i paesi. Scholz ha auspicato, per esempio, un rapido rimpatrio dei richiedenti asilo dalla Turchia senza diritto di soggiorno in Germania. Inoltre, è stato promesso sostegno alla ricostruzione delle istituzioni scolastiche turche colpite da un terremoto nel febbraio di quest’anno. Erdogan, inoltre, ha manifestato la speranza che, per il futuro, si possano facilitare i visti per i turchi che hanno familiari in Germania.
Infine, i due presidenti hanno concordato “che la Russia è ancora chiamata con urgenza” a porre fine alle ostilità in Ucraina.
Prima di incontrare Scholz Erdogan era stato ricevuto dal Presidente della Repubblica Frank-Walter Steinmeier, il quale avrebbe ribadito enfaticamente la posizione tedesca sul Medio Oriente.
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