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Costi dell’elettricità e del gas in Germania: cosa succede se il governo smette di intervenire sui prezzi?

L’aumento dei costi dell’elettricità e del gas è uno dei temi più discussi in Germania nell’ultima settimana, dopo che una sentenza della Corte Costituzionale Federale ha decretato l’illegittimità del reinvestimento di fondi Covid non utilizzati in altri ambiti, come la stabilizzazione economica e la protezione ambientale. Il timore di molti consumatori è che, senza un intervento dello Stato a fare da calmiere per i prezzi delle utenze, le cifre in bolletta schizzino nuovamente ai livelli impossibili dell’inizio della crisi energetica. Tuttavia, stando alle dichiarazioni degli operatori di settore e ai calcoli del più noto portale di comparazione dei prezzi tedesco, la situazione potrebbe essere assai meno drammatica rispetto a quella dello scorso anno.

L’iva tornerà al 19%, ma i costi dell’elettricità potrebbero non aumentare

La revoca del freno ai prezzi dell’energia potrebbe avere un impatto sulle tasche dei consumatori, soprattutto per quanto riguarda l’IVA sul gas e il teleriscaldamento, che tornerà al 19% dal 2024, dopo essere stata temporaneamente ridotta al 7% durante la crisi energetica. Le tariffe di rete per l’elettricità, che rappresentano una percentuale significativa del costo totale, sono inoltre destinate ad aumentare, in assenza del miliardo di Euro che il governo aveva preventivato di utilizzare come “ammortizzatore” di tali costi.


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Tuttavia, molti fornitori di energia, secondo quanto riportato dal portale di comparazione dei prezzi Verivox, hanno anticipato riduzioni significative delle tariffe, che potrebbero andare a beneficio di milioni di famiglie. Già adesso, molte tariffe sono al di sotto del limite massimo imposto dal freno ai prezzi dell’energia. L’abolizione di tale limite, quindi, dovrebbe avere un impatto soprattutto su tariffe che sono già considerate troppo costose – o almeno inutilmente costose rispetto ai prezzi di mercato del resto del Paese.

Questa circostanza dovrebbe rendere più evidenti le discrepanze fra fornitori e spingere un numero sempre maggiore di consumatori a cambiare operatore, per accedere alle tariffe più convenienti che sono già disponibili sul mercato. In sostanza, per i clienti che hanno già scelto fornitori con tariffe più basse, la fine dell’intervento statale sui prezzi non dovrebbe comportare variazioni rilevanti. Nello specifico, sempre secondo l’analisi di Verivox, all’inizio dell’anno sono state annunciate ben 430 riduzioni di prezzo da parte degli operatori del settore, per una riduzione media dei prezzi pari al 13%. Il rapporto pubblicato dal portale riassume la situazione spiegando che “Per una famiglia di tre persone con un consumo annuo di 4.000 kWh, ciò corrisponde a una riduzione di circa 287 euro all’anno”.

Anche per il gas, si prevede una diminuzione media del 15% nelle tariffe di base, che sono applicate a una larga fetta degli utenti in Germania. Nel complesso si prevedono 396 riduzioni di prezzo. In questo settore, tuttavia, alcuni operatori hanno anche annunciato futuri aumenti (42 in totale, in aree specifiche del Paese). Volendo fare un calcolo medio dell’andamento dei prezzi, tuttavia, si registra comunque un calo dei costi della fornitura di base pari al 15%. Al momento, nelle aree di fornitura di base con riduzioni di prezzo vivono 19 milioni di famiglie, mentre sono 1,9 milioni quelle che vivono in aree in cui i prezzi del gas saranno probabilmente aumentati.

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