L’apertura del valico di frontiera di Rafah ha permesso a più di 200 cittadini tedeschi e ai loro familiari di lasciare la Striscia di Gaza. Lo ha confermato su X la ministra federale degli esteri, Annalena Baerbock, che si trovava in Giappone per la riunione dei ministri degli Esteri del G7. “Questo dà speranza, nella terribile situazione di Gaza” è stato il commento della ministra tedesca, che in settimana si è espressa anche a favore del “cessate il fuoco umanitario”.
Annalena Baerbock invoca il cessate il fuoco umanitario a Gaza per garantire cibo e cure ai civili
Il valico, che separa il territorio palestinese dall’Egitto, era stato chiuso nel fine settimana in seguito a un attacco israeliano contro un’ambulanza, nella Striscia di Gaza. La riapertura è stata conseguentemente condizionata dalla richiesta di Hamas di garantire un’uscita sicura per i feriti e lunedì sera sono riusciti a uscire dal Paese stranieri, persone con doppia cittadinanza e feriti.
Mercoledì, Annalena Baerbock ha inoltre espresso, sempre su X, il suo sostegno alla causa del “cessate il fuoco umanitario”. La ministra tedesca ha dichiarato di aver tenuto “innumerevoli colloqui” e parlato con tutti i partner su come raggiungere questo obiettivo. “La popolazione ha bisogno di acqua e pane, di cure mediche e i feriti più gravi devono essere finalmente curati” ha spiegato Baerbock.
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A fine ottobre, tuttavia, la Germania si era astenuta dal votare la risoluzione delle Nazioni Unite relativa proprio al cessate il fuoco umanitario e la stessa Annalena Baerbock aveva motivato la scelta di questa posizione in base al fatto che la risoluzione non menzionasse chiaramente il terrorismo di Hamas, non chiedesse in modo chiaro il rilascio di tutti gli ostaggi e non affermasse il diritto di autodifesa di Israele.
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