Preghiera interreligiosa per la pace alla House of One di Berlino

preghiera interreligiosa
Foto: © House of One/Benjamin Pritzkuleit

In risposta agli attacchi tra Israele e Gaza, il centro spirituale House of One ha organizzato un un toccante momento di preghiera interreligiosa a Berlino. Fedeli ebrei, musulmani e cristiani si sono riuniti martedì per pregare insieme per la pace in un momento di crescente tensione, sotto la guida di un imam, di un rabbino, un pastore protestante e  la Commissaria per gli Affari Interreligiosi dell’Arcidiocesi di Berlino, Angelica Hilsebein.

Il rabbino, l’imam e il pastore: “la Terra Santa ha bisogno di pace”

Nel corso della cerimonia, che si è svolta davanti al cantiere del luogo di preghiera interreligiosa che sarà completato nel 2028, il rabbino Andreas Nachama ha espresso il suo profondo dispiacere per la violenza che sta dilaniando la Terra Santa, un luogo sacro per le tre principali religioni monoteiste. La violenza, ha detto, non è ciò che occorre al luogo sacro delle tre grandi religioni monoteiste. Ha pregato quindi per una “pace onnicomprensiva” e ha sottolineato l’importanza di trovare una via d’uscita dalla spirale di violenza che dilania il Medio Oriente.

Al suo intervento è seguito quell’ dell’imam Kader Sanci, il quale ha citato un passaggio del Corano che è presente anche nella tradizione ebraica (le tre “religioni rivelate” condividono infatti parte dei propri testi sacri): “Se qualcuno uccide una persona, è come se avesse ucciso l’intera umanità”.


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Infine, il pastore Michael Koesling, della parrocchia protestante di St. Maria a Friedrichswerder, ha chiuso la cerimonia citando il Discorso della Montagna, in particolare il passaggio che recita “Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per amore della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli”.

Alla preghiera interreligiosa hanno partecipato anche rappresentanti di un progetto simile della Repubblica Centrafricana

La manifestazione ha coinvolto anche due rappresentanti di un progetto simile che si sta sviluppando nella Repubblica Centrafricana, un paese segnato da conflitti religiosi. Anche questo secondo progetto, come House of One, prevede la costruzione un luogo di culto condiviso. L’imam Abdoulaye Ouasselegue e il pastore Clotaire Siribi hanno recitato una preghiera per la pace nelle lingue araba e sango (uno degli idiomi nazionali della Repubblica Centrafricana).

Alla manifestazione di Berlino hanno partecipato ebrei, musulmani e atei e il pubblico ha accompagnato con grande trasporto emotivo tanto i discorsi dei religiosi quanto i momenti di preghiera nelle varie lingue.

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