In risposta agli eventi in corso in Israele, diversi governi europei stanno intensificando gli sforzi per evacuare i propri cittadini dal paese mediorientale. Uno dei più recenti sviluppi riguarda la Germania, che sta organizzando voli di evacuazione attraverso la compagnia aerea Lufthansa. Il Ministero degli Esteri tedesco ha annunciato che Lufthansa ha previsto voli da Israele per giovedì e venerdì di questa settimana. Al momento, si prevedono quattro voli al giorno, anche se alcuni dettagli tecnici devono ancora essere definiti.
Per accedere alle informazioni sui voli da Israele, occorre registrarsi nella lista “Elefand”
Gli ultimi aggiornamenti saranno condivisi con i cittadini tedeschi che si sono registrati nella lista di emergenza “Elefand”, così da permettere la prenotazione dei biglietti per questi voli speciali. Per coloro che non sono ancora registrati e che intendono lasciare il Paese, è fondamentale iscriversi immediatamente. Questa registrazione consentirà alle rappresentanze tedesche all’estero di fornire informazioni tempestive e di includere i cittadini in eventuali misure di crisi.
Perché la Germania non utilizza voli militari per far rientrare i connazionali
Diversi governi europei hanno adottato un approccio diverso, scegliendo di impiegare le rispettive forze di aviazione militare, piuttosto che affidarsi alle compagnie di voli commerciali. La Polonia, per esempio, ha già organizzato un ponte aereo per i suoi cittadini, trasportandoli dall’aeroporto di Tel Aviv a Chania, sull’isola greca di Creta, da dove possono rientrare in patria. Anche l’Austria e la Spagna stanno utilizzando aerei militari per evacuare i loro cittadini dall’area.
Una delle ragioni per cui la Germania non sta pianificando voli di evacuazione diretti è il grande numero di cittadini tedeschi che si trovano stabilmente o temporaneamente in Israele: si stima siano circa 200.000. Anche altri paesi come la Francia e la Gran Bretagna, che si trovano in una situazione simile, hanno scelto di utilizzare voli commerciali anziché militari, per riportare in patria i connazionali.
Rientrato un gruppo di studenti in viaggio di scambio culturale da Berlino a Israele
L’ambasciata tedesca ha anche organizzato un viaggio in autobus da Tel Aviv alla capitale giordana, Amman, da dove i cittadini tedeschi possono prenotare i propri voli per la Germania. Questa opzione offre un’alternativa per coloro che desiderano lasciare Israele via terra. Fra coloro che sono già riusciti a lasciare Israele ci sono dodici giovani del distretto berlinese di Pankow, che si trovavano in Israele per uno scambio culturale e che sono rimasti per sette ore nel bunker del loro albergo dopo l’attacco di Hamas. Secondo quanto riportato dal Tagesspiegel, i ragazzi sono saliti a bordo di uno dei voli da Israele per Atene e sono già atterrati in Grecia.
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La Ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock (Verdi), in una dichiarazione a ZDF, si è espressa sull’estrema difficoltà logistica e tecnica dell’organizzazione dei voli di evacuazione dal Paese, chiedendo comprensione anche a tutti coloro che hanno tentato di contattare le linee di emergenza e non hanno ricevuto risposte soddisfacenti.
Il governo tedesco sta lavorando in stretta collaborazione con le compagnie aeree per espandere le capacità di volo e affrontare la crescente richiesta di evacuazione.
Critiche alla gestione della crisi da parte del governo tedesco
Roderich Kiesewetter, esperto di politica estera della CDU, ha espresso forti critiche alla gestione di questa crisi, sottolineando la necessità di preoccuparsi maggiormente dei cittadini tedeschi in Israele, in particolare delle scolaresche, e di istituire voli speciali per loro, così come hanno fatto la Polonia e la Svizzera. Ha anche criticato la decisione di Lufthansa di sospendere temporaneamente i voli da Israele. “Lufthansa” ha dichiarato “è stata mantenuta per anni con i soldi dello Stato, ora deve anche contribuire in modo diretto al bene del nostro Paese”.
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