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Intervista ad Angela Merkel: “Sono stata la cancelliera di tutti. E non capisco gli elettori di AfD”

L’ex cancelliera Angela Merkel ha rilasciato la sua prima intervista televisiva dopo il ritiro dalla politica, per il programma “Am Puls mit Mitri Sirin” della ZDF. Durante l’intervista, Merkel ha affrontato diverse tematiche importanti, inclusa la questione dell’Unità tedesca e la sua opinione sugli elettori di AfD. Questa intervista speciale è stata registrata in occasione della trentatreesima Giornata dell’Unità Tedesca, che si celebra martedì 3 ottobre. Il video dell’intervista ad Angela Merkel è disponibile su ZDF già dalle 19 di lunedì.

La Cancelliera di Tutti

Uno dei punti chiave dell’intervista è stata la visione di Angela Merkel della sua leadership. Ha dichiarato di considerarsi la cancelliera di tutte le persone che hanno vissuto stabilmente in Germania. Questo includeva anche le persone di altre nazionalità che hanno vissuto in Germania per diverse generazioni. Ha sottolineato che la Germania abbraccia tutti e che è un compito importante accogliere coloro che vivono permanentemente nel paese, indipendentemente dalla loro origine.

Merkel ha anche menzionato le conversazioni che ha avuto con il presidente turco Erdoğan su chi dovesse assumersi la “responsabilità” delle persone di origine turca in Germania. In quelle occasioni, ha rivelato, Merkel faceva presente al leader turco che, in ultima analisi, era lei la loro cancelliera. La Germania, ha dichiarato, è un Paese che abbraccia tutti.

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Angela Merkel, February 2018. Photo credits: EPA-EFE/CLEMENS BILAN

La questione di AfD

Un altro aspetto del panorama politico tedesco discusso durante l’intervista è stato il punto di vista di Merkel su AfD. Merkel ha dichiarato di non comprendere le persone che votano per il partito di ultradestra, poiché il loro è un voto espresso a spese di altre persone, nello specifico quelle hanno un aspetto, una storia di vita o un’origine diversa. Pur riconoscendo la rabbia e l’insoddisfazione di alcune fasce della popolazione in merito a questioni specifiche, ha affermato, occorre ricordare che la democrazia offre molteplici modi per esprimere critiche e dissenso senza scivolare nell’intolleranza.

L’Unità tedesca e la vita nella DDR

In occasione dell’intervista, è stata realizzata un’inchiesta sulla percezione delle differenze persistenti fra est e ovest del Paese. L’idea che i tedeschi dell’Est siano ancora trattati come cittadini “di seconda classe”, secondo quanto emerso da tale inchiesta, è ancora condivisa da una persona su due nella Germania dell’Est e da una persona su cinque all’Ovest. Alla domanda su come si possano giudicare le condizioni politiche di oggi rispetto all’epoca della DDR, i tedeschi dell’Est hanno risposto per il 57% che le condizioni sono migliorate, per i19% che non c’è nessuna differenza, per il 13% che le cose sono peggiorate e per l’11% non hanno saputo rispondere.


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In risposta a questa situazione, Merkel ha condiviso una riflessione personale sulla sua vita negli anni della dittatura. “La DDR” ha dichiarato “nonostante tutti i tentativi di influenzare i giovani, non è riuscita a sostituire la famiglia. Si avevano amici, si faceva festa, si andava in vacanza con i genitori. Erano tutte esperienze”. Ha chiosato specificando che non avrebbe fatto osservazioni così personali durante il suo mandato come cancelliera, se non negli ultimi mesi della sua carica (come avvenne in un celebre discorso di due anni fa ad Halle), perché era fondamentale per lei essere la cancelliera di tutti i tedeschi.

Alla domanda sulla forte opposizione popolare che, durante il suo cancellierato, ha riscontrato nei Länder della Germania dell’Est, Merkel ha risposto ricordando che “C’era una parte di persone che era molto arrabbiata con me” e notando come il fenomeno sia iniziato nel periodo della crisi dell’Euro. La situazione si è poi polarizzata con l’arrivo dei rifugiati. E tuttavia, secondo Merkel, anche all’est non era la maggioranza a opporsi a lei, quanto piuttosto una minoranza rumorosa. L’ex cancelliera si è rammaricata del fatto che spesso ad avere l’ultima parola e a lasciare l’impressione più duratura sia chi fa più rumore e non chi resiste silenziosamente all’intolleranza.

L’intervista ad Angela Merkel è disponibile qui.

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