Elon Musk attacca la Germania sulle ONG, tra bufale e richiami all’ultradestra di AfD

Elon Musk sondaggio su Twitter
Elon Musk all'Axel Springer award, a Berlin, dicembre 2020. Foto: EPA-EFE/HANNIBAL HANSCHKE / POOL

Elon Musk, ha utilizzato la piattaforma X (ex Twitter), di cui è proprietario, per criticare la politica tedesca una settimana prima delle elezioni statali in Baviera e Assia. Il celebre miliardario e fondatore di Tesla, che non ha mai brillato per senso della misura, è riuscito non solo a dare visibilità a chi auspica che in Germania prevalga l’ultradestra di AfD, ma a inquinare il dibattito con una bufala.

Elon Musk rilancia un post che si chiude con: “Speriamo che AfD vinca le elezioni”

Musk ha infatti condiviso il post di un utente che, pubblicando un video che mostrava un’operazione di salvataggio in mare, commentava così: “Attualmente, nel Mediterraneo, ci sono 8 navi di ONG tedesche che raccolgono immigrati clandestini da scaricare in Italia. Queste ONG sono sovvenzionate dal governo tedesco. Speriamo che AfD vinca le elezioni per fermare questo suicidio europeo“.

AfD sta per Alternativa per la Germania, il partito di ultradestra da cui tutti gli altri prendono le distanze e che è spesso al centro di pesanti polemiche e per la presenza di figure fortemente controverse, come il leader del partito in Turingia, Björn Höcke. A quanto pare, però, niente di tutto questo sembra turbare Musk, che ha rilanciato il post affrontando di petto la questione delle ONG.

L’opinione pubblica ne è consapevole?” ha scritto Musk, condividendo il post sulla piattaforma di cui è proprietario, esponendolo ai suoi 158,3 milioni di follower. Non esattamente il parere di un “normale” utente, come dimostrato anche dal feedback eccellente che non si è fatto attendere. A rispondere subito è stato infatti lo stesso Ministero degli Esteri tedesco.

Il ministero degli esteri tedesco risponde a Musk: “Si chiama salvare vite umane”

Sì, si chiama salvare vite umane” è stata la risposta del ministero guidato da Annalena Baerbock. A quel punto Musk si è spinto oltre, con un nuovo commento.

“Quindi ne siete orgogliosi. Interessante. Francamente, dubito che la maggior parte dell’opinione pubblica tedesca supporti tutto questo. Avete fatto un sondaggio?” ha scritto il miliardario, per poi aggiungere “di sicuro è una violazione della sovranità dell’Italia traportare un gran numero di immigrati irregolari sul suolo italiano. Sa di invasione…”.

L’intervento a gamba tesa di Musk si inserisce in un momento di grandi tensioni tra i governi italiano e tedesco sulla questione. Recentemente Giorgia Meloni ha scritto una lettera aperta al cancelliere Olaf Scholz, senza contare la discutibile esternazione del numero due della Lega, Andrea Crippa, che ha paragonato la Germania di oggi con quella nazista, dicendo nello specifico che 80 anni fa usava l’esercito e oggi usa usa gli immigrati irregolari e tutto per destabilizzare i governi di destra.

“Controlla le fonti, Elon”. Musk in realtà ha pubblicato una bufala

C’è un dettaglio da precisare, però. La notizia diffusa da Musk è una bufala. Glielo ha fatto notare Matteo Villa, ricercatore ISPI, commentando con: “It’s fake news, Elon. Please, check your sources” e cioè esortandolo a controllare le sue fonti. Nella sua risposta, Villa ha “allegato” un post del giornalista di Radio Radicale, Sergio Scandura, esperto di immigrazione, che su Twitter si è rivolto al ministro Tajani, proprio smontando le accuse del governo italiano nei confronti della Germania.

“No Tajani: in questi giorni non ci sono ‘sette navi Ong’ a Lampedusa. Non ci sono nemmeno ‘trame’: sul 100% degli sbarcati, 133.171 al 29 settembre, solo 8% arrivati via Ong: il resto con Guardia Costiera” si legge nel post di Scanduta, che sottolinea come non ci sia alcun complotto tedesco, ma, al massimo, un “autocomplotto del governo”.

Continua l’impegno politico del miliardario

Insomma, in un unico, fluido, movimento, Musk è riuscito a ripubblicare un post che auspica la vittoria dell’ultradestra tedesca e a diffondere fake news sulla sua stessa piattaforma: un bilancio non proprio incoraggiante, soprattutto per chi auspica che i social media diventino un luogo sempre più protetto proprio dal potere corrosivo delle notizie false e delle pseudonotizie, che avvelenano i pozzi dell’informazione spesso oltre il tollerabile.

Intanto Musk continua inesorabilmente a interessarsi a questioni politiche internazionali, esercitando le inevitabili pressioni dovute al suo peso economico, alla sua visibilità e al suo potere mediatico. A maggio, ha ospitato su X il lancio della campagna presidenziale repubblicana del governatore della Florida, Ron DeSantis, mentre recentemente ha incontrato il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu.

Non pago, Musk è recentemente intervenuto sul tema dell’immigrazione negli Stati Uniti, visitando il confine texano con il Messico e ribadendo la necessità di limitare gli attraversamenti irregolari delle frontiere e di espandere l’immigrazione legale. Ha inoltre sollevato interrogativi sul fatto che la politica statunitense dia priorità alla questione ucraina, rispetto al tema dei confini interni degli Stati Uniti. Un tema, quello degli immigrati irregolari, che evidentemente gli sta molto a cuore. Tra una bufala e l’altra.

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