Cosa fare a Monaco di Baviera: 3 attrazioni imperdibili
La Baviera è l’idea di Germania di chi non conosce la Germania. Per meglio dire: la Baviera è un luogo di tradizioni e costumi tanto caratteristici e affascinanti da essere entrati nell’immaginario collettivo, fino a incarnare l’identità di un intero Paese. Se chiedete a qualcuno che non è mai stato in Germania di elencarvi qualche elemento caratteristico dell’identità tedesca, è altamente probabile che le risposte siano soprattutto “stereotipi” bavaresi, con buona pace degli altri 15 Länder. E d’altra parte è facile che la Baviera rimanga impressa: con i suoi pittoreschi paesaggi alpini, i villaggi fiabeschi e le città ricche di storia, questa regione del sud della Germania ha catturato l’immaginazione dei viaggiatori di tutto il mondo per secoli. Oggi vi suggeriamo un itinerario per visitarne la capitale, Monaco di Baviera: una città che incanta e sorprende con la sua miscela di tradizione e modernità – nonché una delle città tedesche nelle quali la comunità italiana è più presente e attiva.
Monaco di Baviera fra passato e presente
Monaco ha un passato affascinante che si riflette nei suoi edifici storici, nelle strade acciottolate e nei musei di fama mondiale. Sebbene gli insediamenti in questa area risalgano all’Età del Bronzo, la città come la conosciamo oggi fu fondata nel 1158. A quell’anno risale la prima menzione della città con il nome “Munichen“, in un documento legale. Inizialmente, Monaco fu contesa fra il duca di Baviera e il vescovo di Frisinga. Nel corso del XIII secolo, i duchi della dinastia Wittelsbach riuscirono a consolidare il loro potere sulla città, mantenendone il controllo fino alla caduta della monarchia, nel 1918. Nel corso dei secoli, la città è cresciuta diventando un importante centro culturale ed economico. Durante la seconda guerra mondiale, la città fu pesantemente bombardata, ma fu completamente ricostruita nell’era post-bellica seguendo lo stesso schema reticolare. Oggi, Monaco è la capitale dello Stato Libero della Baviera.
1. Schloss Nymphenburg: un viaggio nella Baviera monarchica
Il nostro primo pit stop ci porta indietro nel tempo, all’epoca della Baviera monarchica. Lo Schloss Nymphenburg è una finestra sulla vita regale e fiabesca della dinastia Wittelsbach: non solo è stata la loro residenza estiva, ma anche uno dei castelli preferiti dai regnanti di questa casata. L’ampio complesso include il sontuoso museo del castello, il museo Marstall con la sua collezione di carrozze e il museo delle “Porcellane Nymphenburger“, oltre al parco del castello e alle sue residenze (Amalienburg, Badenburg, Magdalenenklause, Pagodenburg).
Questo palazzo immenso è considerato il capolavoro dell’età barocca di Monaco. Famosi sono la “Galleria delle Bellezze“, con splendidi ritratti femminili che includono anche la del re, Lola Montez. Qui c’è anche la stanza in cui nacque Ludwig II e una delle collezioni di porcellane più famose del mondo. Imperdibile è anche l’idilliaco parco, con i suoi canali, ponti, laghi, ruscelli incantati nei quali non è insolito incontrare scoiattoli, gufi e perfino cervi. Nymphenburg offre tutto questo a soli 20 minuti dal centro di Monaco. All’interno si trovano sculture, stucchi e quadri realizzati dai maestri del Barocco e del Neoclassicismo.
2. Frauenkirche: la chiesa del diavolo
La nostra prossima destinazione è la Frauenkirche, un autentico gioiello architettonico. Questa chiesa, conosciuta come la “Chiesa di Nostra Signora,” risale al XV secolo ed è il simbolo iconico di Monaco di Baviera. La Frauenkirche è una chiesa tardogotica a tre navate ed è famosa soprattutto per le sue torri.
L’arredamento interno della chiesa è sobrio rispetto ad altri edifici gotici. L’area dell’altare è decorata con dodici rilievi che raffigurano la vita di Maria e con una statua della Madonna. All’interno della cattedrale, è possibile ammirare numerose cappelle laterali, altari, opere d’arte e monumenti funebri variamente decorati. Diversi membri della casata Wittelsbach sono sepolti nella cripta sottostante la chiesa. A questo edificio si lega anche un’inquietante leggenda: si dice che qui sia entrato il diavolo in persona. In corrispondenza dell’ingresso principale, infatti, si trova l’orma di un piede che il folklore locale attribuisce proprio a Lucifero. Secondo la leggenda, il diavolo aveva scommesso con il capomastro che nella chiesa non ci fossero finestre. Da dove si trovava, in effetti, non era possibile vedere se le finestre ci fossero o meno, poiché erano nascoste dalle colonne. Pensando di aver vinto la scommessa, il diavolo batté il piede sul pavimento per esprimere il proprio entusiasmo, lasciando l’impronta tuttora visibile e nota come Teufelstritt.
Tuttavia, quando fece un ulteriore passo avanti, scoprì le finestre e si accorse di essere stato ingannato. Arrabbiato, si trasformò in vento e cercò di distruggere l’edificio. Si dice che ancora oggi, chi si avvicina alla cattedrale senta sempre una leggera brezza.
Se non soffrite di vertigini, vi consigliamo infine di salire sulla torre sud della chiesa, che, con i suoi quasi 100 metri di altezza, offre una vista spettacolare sulla città. In questa torre si trovano anche sette enormi campane.
3. Englischer garten: sport, natura e divertimento
Il Giardino Inglese, con i suoi 375 ettari di estensione, è uno dei più grandi parchi urbani al mondo ed è persino più grande del Central Park di New York. Si estende dalla zona dell’Altstadtring fino al nord-est di Monaco, lungo la riva occidentale dell’Isar ed è teatro di numerosi eventi durante l’anno. D’estate, per esempio, qui si svolgono Kocherlball (una festa tradizionale bavarese) e il Japanfest (che, come dice il nome stesso, celebra la cultura giapponese). A dicembre, invece, qui potrete visitare il Christkindlmarkt, n mercatino di Natale dall’atmosfera incantevole.
Il Giardino Inglese è un paradiso per gli amanti dello sport e del tempo libero. I ciclisti e gli appassionati di jogging possono esercitarsi lungo i suoi 78 chilometri di percorsi. In primavera, estate e autunno, capita di vedere acrobati esercitarsi su corde tese fra un albero e l’altro, partite di calcetto o sfide con il frisbee. Nella parte meridionale del parco, se il tempo lo permette, i surfisti si sbizzarriscono sulle onde del fiume Eisbach, sotto gli occhi di numerosi spettatori. In altre zone del parco, invece capita di imbattersi in gruppi più o meno organizzati che praticano yoga o Tai Chi. Qui c’è spazio perfino per l’equitazione, con una scuola apposita e numerosi percorsi.
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Queste tre imperdibili attrazioni sono solo un assaggio di ciò che Monaco di Baviera ha da offrire. Dopo aver esplorato il maestoso Schloss Nymphenburg, le iconiche torri della Frauenkirche e l’incantevole Giardino Inglese, vi consigliamo di andare alla scoperta dei numerosi altri musei, luoghi storici, nella cultura, nello sport, nel divertimento, nella squisita gastronomia e nella vita sociale vibrante della capitale bavarese.
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