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Un altro referendum per espropriare le grandi imprese immobiliari a Berlino?

Due anni fa, i Berlinesi hanno votato in larga maggioranza, in un referendum, a favore dell’esproprio delle grandi imprese immobiliari che avessero più di 3.000 appartamenti nella capitale. Gli effetti di quel voto sul mercato immobiliare berlinese, a oggi, si possono definire inesistenti. Per questo motivo, l’iniziativa “Deutsche Wohnen & Co. Enteignen” (“Espropriare Deutsche Wohnen & Co.”) sta preparando un nuovo referendum sulla socializzazione delle grandi società immobiliari a Berlino.

Qual è stato l’errore nel referendum sull’esproprio?

Questa iniziativa, che mira a correggere ciò che i promotori ritengono un errore commesso con il primo referendum, dovrebbe essere annunciata ufficialmente martedì prossimo, 26 settembre. Questa data segnerà il secondo anniversario del successo del referendum sull’esproprio del 2021. A riportare la notizia in esclusiva è stato il Tagesspiegel, che però non riporta commenti dei promotori stessi, i quali hanno preferito, per il momento, non confermare né smentire la possibilità di una seconda chiamata alle urne.

Quel che è certo e che, da due anni, tanto gli attivisti del gruppo quanto i numerosissimi loro sostenitori a Berlino esprimono una crescente insoddisfazione per come è stata gestita la questione politica relativa al referendum sull’esproprio del 2021.


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Le conclusioni della commissione sull’esproprio

In quell’occasione, il 59,1% dei votanti si espresse a favore dell’idea di socializzare le società immobiliari che possedessero oltre 3.000 appartamenti a Berlino. Tuttavia, il referendum era formulato come una richiesta al governo del Land di redigere una legge corrispondente. Dopo il voto, la coalizione composta da SPD, Verdi e Die Linke, che all’epoca governava Berlino, istituì una commissione per gli espropri, incaricata di valutare la costituzionalità di un possibile progetto di esproprio e definirne le eventuali condizioni e i pagamenti di compensazione. Nel suo rapporto finale di quest’anno, la commissione di esperti ha confermato l’ammissibilità legale dell’esproprio delle società immobiliari e ha appoggiato il limite di 3.000 appartamenti, precedentemente considerato arbitrario.

Espropriare, con una legge già pronta: l’idea dei promotori del referendum

La nuova coalizione di governo, formata da CDU ed SPD, sta lavorando quindi a una legge quadro per la socializzazione, che affronterà le questioni legate alle condizioni e alle compensazioni. Questa legge dovrebbe essere presentata alla Corte costituzionale federale per una revisione il prossimo anno. Tuttavia, alcuni politici di spicco della CDU, come il senatore delle Finanze Stefan Evers, si sono già dichiarati contrari all’esproprio delle società immobiliari, il che ha inasprito le già veementi critiche dei promotori del referendum contro quello che percepiscono come un intenzionale ostruzionismo della politica locale.

Da questo emergerebbe il progetto di un nuovo referendum, il quale dovrebbe mettere al voto direttamente una legge di esproprio, elaborata dai promotori, senza la necessità di passare attraverso il governo del Land. Qualora il referendum dovesse avere un esito positivo, nelle intenzioni dei promotori, alle autorità locali non resterebbe altra opzione che applicare la legge così approvata.

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