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Meloni scrive a Scholz: “stupore per l’aiuto alle ONG”. Il governo tedesco: “Risponderemo”

Sia il governo tedesco che la stampa nazionale hanno reagito con una certa pacatezza alla lettera che la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha inviato al Cancelliere Olaf Scholz, sulla questione degli aiuti alle ONG che si occupano di soccorsi in mare. E d’altra parte non è certo una sorpresa che i due governi abbiano posizioni assai distinte su questo tema.

La lettera di Meloni a Scholz

Nella lettera, il cui testo integrale è disponibile qui, Meloni, ha espresso il suo disappunto a Scholz per i finanziamenti destinati ai soccorritori marittimi che operano in Italia. Secondo la Presidente del Consiglio, sarebbe stato più appropriato investire tali fondi per l’assistenza a terra in Germania anziché in Italia: il riferimento è alla scelta della Germania di interrompere l’ammissione volontaria dei richiedenti asilo provenienti dall’Italia. Questa risoluzione è stata presa in agosto e confermata a settembre, fra le altre cose, come protesta per il rifiuto dell’Italia di accogliere i migranti come previsto dal Trattato di Dublino

Lampedusa Migranti
Ursula von der Leyen in visita a Lampedusa, insieme a Giorgia Meloni.
Foto: Riccardo De Luca / European Union, 2023 / EC – Audiovisual Service, Attribution, via Wikimedia Commons

Sarebbe più giusto, prosegue Meloni nella lettera, concentrarsi su “soluzioni strutturali” per affrontare la situazione migratoria, come la collaborazione con i Paesi di transito per prevenire gli arrivi. Inoltre, la Premier ha ribadito la tesi, particolarmente cara alla coalizione di governo italiana, che le organizzazioni di soccorso in mare costituiscano un “fattore di attrazione” per i migranti provenienti dal Nord Africa.

Le ricerche che smentiscono il “pull factor

Tale affermazione che è stata respinta dalle organizzazioni non governative e da diversi studi negli ultimi anni. Uno dei più recenti è stato pubblicato il 3 agosto di quest’anno su Scientific report – rivista dello stesso gruppo editoriale di Nature – e riporta le conclusioni di quattro studiosi (Alejandra Rodríguez Sánchez dell’Università di Potsdam, Julian Wucherpfennig della Hertie School, Centro per la sicurezza internazionale, Ramona Rischke, del Centro tedesco per la ricerca sull’integrazione e la migrazione, e Stefano Maria Iacus, dell’Istituto per le scienze sociali quantitative dell’Università di Harvard ), i quali hanno studiato per dieci anni la rotta migratoria che porta agli arrivi in Italia, analizzando, fra gli altri, i dati ufficiali di Frontex (l’Agenzia europea per la protezione dei confini), quelli dell’Organizzazione mondiale per le migrazioni delle Nazioni Unite e quelli provenienti dalle guardie costiere i Libia e Tunisia. La conclusione dello studio è che le ONG non abbiano alcuna influenza rilevante sulle partenze, le quali sono invece incentivate da fattori come le condizioni meteorologiche nel Mediterraneo e le condizioni nei Paesi di partenza, come i disastri ambientali, le congiunture economiche, i conflitti e l’instabilità politica.

Cionondimeno, nella lettera di Meloni a Scholz si parla di influenza “ampiamente nota” del lavoro delle ONG come fattore di moltiplicazione degli arrivi.


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Il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, ha commentato i finanziamenti del governo tedesco alle organizzazioni di salvataggio in mare definendo la scelta di Berlino “molto grave”, suggerendo invece alla Germania di sostenere l’Italia nel “contrastare il traffico di esseri umani”.

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Olaf Scholz (SPD). Oboneo, CC BY-SA 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0>, via Wikimedia Commons

Il Bundestag ha approvato gli aiuti alle ONG

Il governo tedesco non ha propriamente reagito alla missiva, se non per dichiarare, attraverso un portavoce, che essa riceverà una risposta. E tuttavia è stata ribadita l’sua intenzione di attuare il programma di sostegno finanziario approvato dal Bundestag per le ONG. Questo programma mira a sostenere sia il soccorso in mare che i progetti a terra per i migranti soccorsi. Le organizzazioni destinatarie sono state selezionate e, secondo il Ministero degli Esteri tedesco, in due casi è imminente l’erogazione di una somma compresa tra 400.000 e 800.000 euro ciascuno. Si tratta di un progetto per l’assistenza alle persone soccorse in Italia e di un progetto di un’organizzazione non governativa sulle misure di salvataggio in mare. Una delle organizzazioni è SOS Humanity.

La stampa tedesca, nel riferire la notizia, tende a rispecchiare l’atteggiamento calmo del governo, senza titoli urlati. Diversi quotidiani, fra i quali Die Zeit, sottolineano come il governo Meloni, per il quale molti giornalisti tedeschi non esitano a utilizzare l’aggettivo “post fascista”, abbia vinto le elezioni dello scorso anno soprattutto grazie alla promessa di una linea dura contro l’immigrazione, e come, dall’inizio di quest’anno, gli sbarchi siano quasi raddoppiati rispetto al 2022, con circa 130.000 arrivi nei primi nove mesi.

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