Il parco della scienza “Albert Einstein”

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Contributo e fotografie a cura di Stefano Comi (Sito ufficiale, Pagina Facebook)

Tutto inizia, come spesso, dalla guerra o dalla previsione di una guerra futura. Dopo il congresso di Vienna, la regione del Reno e della Vestfalia occidentale venne assegnato al Regno di Prussia, affidamento che modificò in maniera sostanziale la situazione di politica estera e militare del Regno.

Per volere di Friedrich Wilhelm III, re di Prussia e Principe elettore del Brandeburgo, venne realizzata d’urgenza una linea telegrafica ottica fra Berlino e Coblenza che permettesse la trasmissione rapida di notizie dai confini della Francia, dalla quale ci si aspettava un attacco, fino al cuore della capitale.

Segnali e codici, di collina in collina

Su una distanza di circa 550 chilometri si individuarono 62 alture e colline sulle quale si installarono altrettanti pali telegrafici dell’altezza di sei metri e sui quali sei pale azionate da un semplice meccanismo di carrucole, a seconda della posizione assunta, un po’ come per gli sbandieratori della marina, segnali e codici venivano trasmessi di collina in collina fino ad arrivare al comando militare di Potsdam.

Nei giorni di bel tempo, una notizia trasmessa da Coblenza arrivava a Berlino nel giro di un’ora. Un progresso enorme rispetto alle usuali depeche spedite a mezzo di corrieri a cavallo che impiegavano dai tre ai quattro giorni. Questa alla periferia di Potsdam era la stazione numero quattro. Quindici anni più tardi, il telegrafo elettrico sostituì quello ottico anche se nel tratto Colonia – Coblenza questo restò in funzione ancora per qualche anno prima della completa sostituzione.

E si guarda al cielo! Le prime stazioni di osservazione astronomica

Grazie alla posizione favorevole ma ormai inutilizzabile per gli scopi militari, già a metà del XIX secolo, su disegno dell’architetto Paul Emanuel Spieker, vennero realizzate qui le prime stazioni di osservazione astronomica, metereologica e geofisica, il tutto immerso in un generoso parco di stile inglese. I lavori iniziarono nel 1874, per le costruzioni in stile classico con mattoni a vista ci si ispirò allo stile dello storico architetto della corte prussiana Karl Friedrich Schinkels. Fra il 1876 e il 1879 venne realizzato, caratterizzato da una imponente costruzione con tre cupole, il primo osservatorio astrofisico del mondo.

Nei sotterranei dell’edificio, il premio Nobel Albert A. Michelson realizzò le misurazioni del movimento relativo della terra: i suoi calcoli saranno la base che permetterà ad Albert Einstein di formulare la sua celebre Teoria della Relatività. Un ulteriore traguardo raggiunto in questo osservatorio è costituito dalla prima carta fotografica del cielo stellato e, nel 1916, grazie a Karl Schwarzschilds, un avvicinamento alla soluzione del problema dello spostamento verso il rosso della luce spettrale del sole, indispensabile alla soluzione della citata teoria di Albert Einstein.

In rapida successione saranno poi realizzati una nuova cupola con telescopio per ultimare la carta fotografica del cielo stellato (1889), la sede dell’Istituto Geodetico (1892), l’Osservatorio geodetico-astronomico con le cosiddette “Case Meridiane” e una nuova torre d’osservazione per stabilire l’esatto trascorrere del tempo: nel 1950 sarà fissata la Data Europea (ED50) che ha per punto di riferimento centrale proprio questa torre.

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einsteinLe novità non si esauriscono qui, nel 1893 è la volta dell’Osservatorio Magnetico e dell’Osservatorio Meteorologico, a seguire il Grande Telescopio (1899) restaurato nel 2003 e di nuovo inaugurato il 31 marzo 2006. Alla fine, sulla collina e nel parco, saranno quattordici gli edifici presenti dedicati allo studio del cielo e della terra in tutte le sfaccettature possibili: ottiche, magnetiche, di peso e velocità, relative ad altri pianeti e corpi celesti.

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Oggi lavorano nel campus ben 1.300 scienziati, tecnici, personale di supporto. L’edificio che però più di ogni altro attira l’attenzione dei visitatori, è senz’altro la Torre di Einstein. Voluta dal fisico stesso e costruita in collaborazione con l’architetto Erich Mendelsohn e l’astronomo Erwin Finlay Freundlich, venne realizzata con lo scopo di verificare in maniera sperimentale lo spostamento del rosso dalla linea spettrale del sole, come lui stesso aveva predetto. La torre è stata completamente restaurata nel 1999 ed è ancora al servizio della scienza.


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Padrone di casa qui è l’Istituto Leibniz per l’Astrofisica di Potsdam. Una passeggiata questa che ci fa assaporare l’essenza dell’essere umano in viaggio nello spazio sull’astronave Terra.

Come arrivare al Parco della Scienza “Albert Einstein”

Da Potsdam Hauptbahnhof il Bus 691 vi porta direttamente dentro il campus. In automobile: digitare sul navigatore Telegrafenberg, 14473 Potsdam. Buona passeggiata!

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