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Crisi dell’edilizia: prima del vertice, il Ministro dell’Economia riconsidera gli standard per i nuovi edifici

La crisi degli alloggi e quella dell’edilizia, in Germania, vanno a braccetto e si potrebbe quasi dire che la prima dipenda in parte dalle risposte che il settore sta dando alla seconda. A pochi giorni dall’annuncio della scelta del gruppo Vonovia di sospendere la costruzione di 60.000 appartamenti e poco prima dell’inizio di un attesissimo vertice sull’edilizia, il Ministro dell’Economia e del Clima Robert Habeck (Verdi) ha ventilato l’ipotesi di riconsiderare l’introduzione dello standard energetico EH 40 per i nuovi edifici. E gli standard energetici più rigidi sono proprio fra le misure meno gradite ai grandi gruppi immobiliari, che non vedono di buon occhio l’idea di dover investire di più nell’efficienza energetica dei nuovi edifici, specialmente se esistono ancora dei limiti al prezzo al quale le nuove unità abitative possono essere messe sul mercato.

Edilizia residenziale in Landsberger Allee
Edilizia residenziale in Landsberger Allee
Foto: Gabriella Di Cagno

Habeck: “Lo standard EH 40 per l’edilizia? Può aspettare, per ora concentriamoci sui materiali sostenibili”

E il Ministro dei Verdi, il cui programma si è basato in gran parte proprio sull’ottimizzazione delle politiche energetiche, si trova nella scomoda posizione di annunciare a Reuters che l’introduzione dello standard EH 40 “può aspettare” e non sarà introdotto entro la fine del 2025. “L’introduzione della legge sull’energia degli edifici”, ha dichiarato Habeck, “garantisce che i nuovi edifici avranno un riscaldamento rispettoso del clima a partire dal 2024. Per questo non credo sia necessario introdurre in fretta e furia il nuovo standard EH 40″.


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Tale standard permetterebbe ai nuovi edifici di utilizzare appena il 40% dell’energia primaria rispetto a un edificio standard. L’attuale standard di efficienza abitativa EH 55 è evidentemente più economico e in questo momento, sulla bilancia, ci sono i costi e i benefici rispettivi dei due modelli. Gli esperti nel settore dell’edilizia danno in parte ragione al Ministro, sottolineando che l’adozione dello standard EH 40 comporterebbe costi elevati senza garantire un impatto significativo sulla protezione climatica rispetto all’EH 55. Habeck sostiene dunque che, piuttosto che concentrarsi esclusivamente sull’isolamento termico degli edifici, sia essenziale dare priorità all’impiego materiali da costruzione rispettosi dell’ambiente. Nel 2024, è prevista una modifica della legge sugli appalti pubblici per semplificare i criteri di sostenibilità, rendendoli più efficaci e meno burocratici.

Il dilemma del governo: proteggere contemporaneamente gli inquilini e l’industria in crisi

La decisione di Habeck di ritirare il supporto per l’EH 40 potrebbe essere vista come un compromesso nei confronti dell’industria edilizia, per aiutarla a uscire dalla crisi. Nel primo semestre del 2023, i permessi di costruzione sono diminuiti del 27%, mentre i prezzi delle costruzioni sono aumentati del 9% rispetto all’anno precedente.

Il governo di coalizione composto da SPD, Verdi ed FDP ha già introdotto diverse opzioni per l’ammortamento delle case, ma l’industria immobiliare sembra trovarle insufficienti. Habeck ha anche sottolineato l’importanza di stimolare il settore attraverso incentivi fiscali e misure mirate per le ristrutturazioni.

Dai Verdi, però, sono giunte anche richieste di rafforzamento dei diritti degli inquilini e di rafforzamento del freno agli affitti. La leader dei Verdi, Ricarda Lang, ha sottolineato l’importanza di riformare la legge sugli affitti per garantire alloggi a prezzi accessibili. Anche l’SPD ha sottolineato la necessità di proteggere gli inquilini, suggerendo di abbassare il tetto massimo per gli aumenti degli affitti.

In conclusione, la decisione di Habeck di ritirare il supporto per l’EH 40 ha sollevato dibattiti sul futuro delle politiche di protezione del clima nel settore delle costruzioni in Germania. Mentre l’attenzione si sposta sui materiali da costruzione sostenibili, l’industria edilizia e gli inquilini attendono di vedere come queste decisioni influiranno sul mercato immobiliare e sugli sforzi per garantire alloggi accessibili e rispettosi dell’ambiente

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