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Commissione Europea: recessione in vista per l’economia tedesca

L’Economia tedesca, la più grande d’Europa e ancora da più parti considerata come il motore trainante dell’Unione, si trova attualmente in una fase di incertezza. La Commissione Europea ha recentemente pubblicato previsioni economiche che dipingono un quadro più cupo rispetto a quanto previsto in primavera e che parlano non più di modesta crescita, ma di recessione.

Secondo le nuove stime, l’economia tedesca dovrebbe contrarsi dello 0,4% quest’anno. Il passaggio dal segno “+” al segno “-”, per quanto le percentuali non siano enormi, rappresenta comunque un ribaltamento significativo rispetto alle aspettative di sviluppo dello 0,2% del mese di maggio. Inoltre, le proiezioni per il 2024 indicano una crescita dell’1,1%, in calo rispetto all’1,4% previsto in precedenza.

L’economia tedesca, si legge nel rapporto, ha vissuto una fase di stagnazione nel secondo trimestre del 2023, dopo un calo del PIL reale dello 0,1% verificatosi nel primo trimestre. Questo vuol dire che, nei primi sei mesi dell’anno, la crescita è stata significativamente inferiore alle previsioni.


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Le cause della recessione tedesca: instabilità internazionale, inflazione, crisi cinese

Una serie di fattori sta contribuendo a questa situazione. L’industria tedesca, già da molti mesi, sta sperimentando notevoli difficoltà a causa degli alti costi dell’energia e delle sfide poste da un contesto economico globale dalla crescente instabilità. La debolezza economica della Cina, in particolare, sta avendo un impatto significativo sulla domanda di beni e servizi tedeschi. Sul calo dei consumi ha continuato a pesare, inoltre, la perdita di potere d’acquisto dei salari reali. Va detto che anche la spesa pubblica è calata nel primo trimestre, a causa della progressiva riduzione degli investimenti legati al COVID-19.

Il Commissario Europeo per gli Affari Economici Paolo Gentiloni ha sottolineato come “molteplici venti contrari” stiano contribuendo a rallentare la crescita dell’economia tedesca, citando in particolare la guerra in Ucraina, l’aumento dei tassi di interesse e un’inflazione elevata tra i principali fattori di preoccupazione.

L’anno prossimo si tornerà a crescere: il mercato del lavoro è solido

Tuttavia, il quadro non è interamente negativo. La disoccupazione in Germania è rimasta estremamente bassa, e il vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, prevede una leggera ripresa nel prossimo anno, in ragione di un mercato del lavoro ancora molto robusto e di una prevista diminuzione delle pressioni sui prezzi.

La situazione tedesca, ovviamente, riflette lo spettro della recessione che aleggia sull’intera Unione Europea, che sta affrontando sfide economiche comuni e complesse. Le previsioni della Commissione Europea per il prossimo anno sono state riviste al ribasso, con una crescita economica stimata all’1,4%, rispetto all’1,7% previsto in precedenza. Anche la zona Euro subisce una revisione al ribasso, con una previsione di crescita dell’1,3% nel 2024, rispetto all’1,6% previsto in precedenza. Al suo interno, anche le previsioni di inflazione sono state riviste leggermente al ribasso rispetto alla primavera, scendendo dall’originale 5,8% al 5,6% per quest’anno. Nel 2024, si prevede un’inflazione al 2,9%, rispetto al 2,8% stimato inizialmente.

Un elemento chiave da tenere d’occhio è la decisione della Banca Centrale Europea sul tasso d’interesse di riferimento, prevista per giovedì. Dopo nove aumenti consecutivi, la BCE sta valutando se continuare nella stessa direzione o fermarsi momentaneamente. L’attuale tasso di interesse di riferimento è del 3,75%. Le previsioni economiche interne aggiornate forniranno sicuramente importanti indicazioni per questa decisione.

Fonte: Commissione Europea

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