La carenza di insegnanti è un problema che affligge non solo Berlino ma l’intera Germania. Secondo i dati forniti dai 16 Ministeri dell’Istruzione, nel corso di un’indagine congiunta con quelli degli Affari Culturali, attualmente ci sono quasi 14.500 posti di insegnante a tempo pieno non coperti in tutto il Paese. L’indagine ha anche evidenziato una tendenza all’aumento del fenomeno rispetto a quanto rilevato a gennaio di quest’anno.
In Nord Reno-Westfalia mancano quasi 7.000 insegnanti
La regione più colpita da questa penuria di insegnanti, sorprendentemente, non è Berlino, ma il Nord Reno-Westfalia, con ben 6.715 posti a tempo pieno non coperti. La Bassa Sassonia segue con 1.760 insegnanti mancanti, mentre Berlino arriva solo al terzo posto, con 1.400 posti vacanti. Il problema si presenta tanto a ovest quanto a est: la Sassonia, per esempio, necessita di 1.200 insegnanti in più, in Turingia ne mancano 800 e in Sassonia-Anhalt 570. In controtendenza Baviera e Saarland, che non lamentano alcuna carenza di insegnanti.
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Al momento dell’indagine, l’Assia non aveva ancora raccolto dati sui posti a tempo pieno non coperti nelle scuole di istruzione generale, mentre lo Schleswig-Holstein stava cercando di colmare la sua domanda, comunque grandemente inferiore alla media nazionale, pubblicizzando 133 posti vacanti. A Brema i posti da coprire sono 86, mentre il Meclemburgo-Pomerania Anteriore ne conta, al momento, 157.
Cosa ha messo in crisi la scuola tedesca?
L’Associazione degli insegnanti tedeschi ha espresso preoccupazione riguardo a questa situazione e ha individuato errori nella gestione passata dell’istruzione, che indica come cause dell’attuale carenza di personale. Stefan Düll, presidente dell’Associazione, ha indicato, in una dichiarazione a RND, che la carenza è imputabile alle mancate assunzioni degli anni passati, con molti candidati all’altezza che sono finiti a cercare altre professioni, così come il fatto che a Barlino, per esempio, si sia tardato a dare agli insegnanti lo status di “verbeamtet”, ovvero la condizione di dipendenti dello Stato che conferisce alcune sicurezze in più alle professioni che ne godono.
Di fronte a questa sfida, l’Unione per l’istruzione e la scienza ha lanciato un appello ai governi dei Länder e al governo federale affinché investano maggiormente nel futuro dell’istruzione.
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